L’attentato a Portland
Un 19enne somalo ha tentato di far scoppiare un'autobomba alla cerimonia d'accensione dell'albero di Natale della città
Un diciannovenne somalo, residente in Oregon negli Stati Uniti, ha tentato ieri di far esplodere un’autobomba durante la tradizionale accensione dell’albero di Natale a Portland. Gli esplosivi erano però stati disinnescati da agenti dello stesso FBI, che lo aveva sotto controllo da tempo e gli ha teso una trappola. Ora il ragazzo, Mohamed Osman Mohamud, è stato arrestato ed è accusato di tentato uso di armi di distruzione di massa.
Mohamud è un cittadino americano naturalizzato che vive a Corvallis, una cittadina a circa 400 chilometri da Portland. L’operazione dell’FBI è iniziata lo scorso giugno, quando un agente sotto copertura ha notato un traffico di email sospetto tra Mohamud e un “associato non incriminato” pakistano. Secondo le informazioni dell’FBI i due si sono scambiati mail sin dal 2009, e nel dicembre dell’anno scorso Mohamud avrebbe scritto all’associato mail in codice che, secondo l’FBI, preparavano il suo arrivo in Pakistan per addestrarsi a una “violenta guerra santa”.
Mohamud avrebbe cercato a lungo di contattare altri associati per organizzare il suo viaggio in Pakistan, ma senza successo. A quel punto l’FBI è entrato in scena, infiltrando un agente come associato. Mohamud e l’agente si sono incontrati il 30 luglio a Portland, e i due avrebbero discusso della “violenta guerra santa”. Mohamud avrebbe raccontato all’agente il piano dell’attentato alla cerimonia d’accensione dell’albero di Natale della città, nella piazza Pioneer Courthouse. L’agente avrebbe cercato di dissuaderlo dall’idea spiegandogli che ci sarebbero stati molti bambini, ma Mohamud avrebbe risposto sostenendo di cercare proprio «una grande massa di gente che verrà attaccata nelle proprie abitudini, mentre celebra le vacanze con la propria famiglia». Secondo Oregon Live, Mohamud non sarebbe stato preoccupato della polizia presente alla cerimonia, perché «è l’Oregon, e in Oregon nessuno nemmeno se lo immagina».
Ieri Mohamud e l’infiltrato hanno guidato verso il luogo della cerimonia in un furgoncino bianco con diversi chili di esplosivo, secondo le dichiarazioni dell’FBI tutti inerti. Scesi dal furgoncino, i due hanno incontrato un altro agente che li ha portati alla stazione ferroviaria di Portland. Una volta lì, gli agenti hanno dato a Mohamud un cellulare che avrebbe fatto esplodere l’autobomba. Quando il ragazzo ha composto il numero per innescarla (ovviamente senza successo) i due agenti lo hanno arrestato.
(AP Photo/Mauthnomah County Sheriff’s Office)
– Incastrato da un agente provocatore, un altro
– Agenti provocatori