Berlusconi a Napoli, oggi
Il premier arriverà in città oggi pomeriggio, previsto un incontro in prefettura alle 17
Il presidente del Consiglio arriverà oggi a Napoli, alle 17, dove terrà un incontro in prefettura con i vertici degli enti locali e dell’esercito. I comitati dei cittadini si preparano ad accoglierlo e potrebbero esserci contestazioni e scontri. Dal punto di vista politico, invece, sembra ci sia la concreta possibilità che Berlusconi possa dichiarare nuovamente lo stato di emergenza, così da consentire al governo di riprendere in mano la situazione. Che non è detto che sia un bene, visto quanto raccontano oggi i quotidiani riguardo il decreto rifiuti.
Ieri infatti il presidente della Repubblica ha respinto il decreto rifiuti approvato il 18 novembre dal governo per risolvere l’emergenza. Oggi i quotidiani spiegano che dietro le ragioni della decisione di Napolitano ci sarebbero due punti fondamentali: la mancanza di alternative idonee alla cancellazione delle discariche, e l’impossibilità di assegnare le funzioni, e i poteri, di sottosegretario ai commissari che dovranno occuparsi della realizzazione dei termovalorizzatori. Avete letto bene: il decreto del governo sui rifiuti, tra le altre cose, cancellerebbe tutte e tre le discariche individuate da Bertolaso due anni fa (Cava Vitiello, Andretta e Valle della Masseria). Caldoro dice che bisogna cancellarne tre per individuarne due: fare un passo indietro, insomma, e ricominciare da capo. Ma, ancora, non si capisce perché. Stamattina a Napolitano sarà presentata una riscrittura del decreto: avendo esaurito però gli strumenti a sua disposizione, difficilmente il capo dello Stato potrà fare a meno di firmarlo.
L’altro nodo da sciogliere è il rapporto tra il presidente della Campania, i commissari, i comuni e le province nella gestione dei termovalorizzatori: è il punto centrale, tra l’altro, dello scontro interno al PdL tra Mara Carfagna e il presidente della provincia di Salerno, Cirielli. Secondo la riformulazione del decreto, Caldoro avrebbe il potere di nominare i commissari da solo, sentendo le province ma senza la necessità di un loro accordo. Resterebbero in piedi, invece, il passaggio che attribuisce ai commissari i poteri e le funzioni dei sottosegretari (un’investitura che pare immotivata) e quello sulla cancellazione delle discariche. Rimosso, invece, il passaggio che prorogava fino alla fine del 2011 la possibilità per i Comuni di gestire le attività di raccolta e trasporto per i rifiuti: ché bisognava dare un contentino anche alle province.