I Verdi irlandesi vogliono le elezioni
Sono solo in sei, ma bastano a togliere la maggioranza parlamentare al governo
Il partito dei Verdi, necessario per tenere in piedi il governo irlandese, ha chiesto le elezioni anticipate in seguito alla richiesta d’aiuto di Dublino all’Unione Europea per uscire dalla crisi. Dopo settimane in cui l’Irlanda ha ripetutamente negato di aver bisogno di sostegno economico, ieri il governo ha ammesso di aver bisogno del prestito, stimato intorno ai 90 miliardi di euro, e ne ha fatto richiesta ufficiale all’Unione Europea, alla Banca centrale europea e alla Banca mondiale.
I membri dei Verdi nella coalizione del governo in parlamento sono solo sei, ma bastano per deciderne le sorti. Il premier Brian Cowen ha infatti una maggioranza di soli tre seggi, e rischia di perderne uno domani in un’elezione straordinaria. A causa della situazione delicata e instabile, il leader dei Verdi John Gormley, anche ministro dell’ambiente, ha dichiarato di non avere intenzione di uscire dalla coalizione, ma di avere una serie di richieste per il governo, e tra queste le elezioni anticipate. Gormley ha proposto di fissarle per la seconda metà di gennaio, dopo l’approvazione del prestito da parte degli organismi internazionali.
«Lasciare il paese senza un governo mentre affronta questi problemi non risolti sarebbe molto dannoso e violerebbe i nostri doveri. La scorsa settimana è stata traumatica per l’elettorato irlandese. La gente si sente confusa e tradita. Abbiamo raggiunto un punto in cui gli irlandesi hanno bisogno di certezze politiche, che li portino a superare i prossimi due mesi»
Gormley ha dichiarato che, prima delle elezioni, il governo deve riuscire a creare un piano quadriennale credibile per risanare i bilanci dello stato entro il 2014, e ha aggiunto che in queste ultime settimane ci sarebbe stata una «cattiva comunicazione» tra i membri del governo. Il corrispondente da Dublino di BBC Mark Simpson scrive che i problemi economici sono ora sfociati ufficialmente in una crisi politica.
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