Berlino in allarme, fino a un certo punto
Chiuso il Reichstag e alto il livello di cautela sulle minacce terroristiche, ma in giro si parla soprattutto di calcio
di Francesco Cirillo
Da questa mattina la Germania si sente sotto attacco, almeno ufficialmente. Per la prima volta nella recente storia tedesca, le autorità di Berlino hanno deciso di attuare misure di sicurezza eccezionali al fine di prevenire ed evitare possibili attentati nelle sedi istituzionali e di governo.
La celebre cupola del Reichstag (oggi Bundestag), sede del Parlamento federale tedesco, è accessibile solo a coloro che hanno prenotato la visita nei giorni scorsi e, nei pressi dell’entrata, sul lato sinistro della Platz der Republik, gli uomini della sicurezza hanno montato strutture mobili al fine di controllare i visitatori autorizzati all’accesso e tenerli così eventuali pericoli ben lontani dalla sede parlamentare.
L’allerta è massima poiché, come spiegato nelle scorse ore dal ministro degli Interni Thomas de Maiziére, si suppone che una cellula, formata da sei persone, stia tentando di entrare, o sia già entrata, nel Paese per colpire con attacchi terroristici. Va segnalato, tuttavia, come nonostante la massima allerta e la presenza di agenti muniti di armi di grosso calibro, la presenza delle forze dell’ordine sia tutt’altro che asfissiante, sia nei pressi del Reichstag che nelle vicinanze degli altri “obiettivi sensibili” quali il Bundestag o la Porta di Brandeburgo.
Del tutto indifferenti, o quasi, all’allarme lanciato nelle scorse ore sembrano proprio i berlinesi che, complici forse la pioggia e il rapido abbassamento delle temperature, non si mostrano particolarmente spaventati. I volti su bus e metropolitane sono tutt’altro che preoccupati e l’argomento del giorno rimane l’incredibile gol fallito dall’attaccante del Borussia Dortmund Kuba.
Gli unici che sembrano patire per l’allarme terroristico sono coloro che lavorano nei cosiddetti punti sensibili, come le centralissime stazioni ferroviarie Hauptbahnhof, Zoologischer Garten, Alexanderplatz o negli scali aerei di Schönefeld e Tegel, dove le cautele di sicurezza sono più insistenti.