Ogni maledetta domenica
Luca di Montezemolo scrive a Repubblica sul "perdere con onore"
In risposta a un articolo di ieri di Emanuela Audisio – e alludendo nel finale alle critiche di Roberto Calderoli – Luca di Montezemolo ha mandato una fiera lettera a Repubblica.
Caro direttore, l’articolo da voi pubblicato ieri “La Nazione dei perdenti” merita una risposta che sento il dovere di dare come Presidente della Ferrari e come italiano. La Ferrari ha commesso un grave errore e perso il mondiale all’ultima gara ma non abbiamo mai “abbassato la testa”. Al contrario questa stagione, forse una delle più tormentate e difficili della mia gestione, porta il segno di una rimonta cercata, e in gran parte raggiunta, con straordinaria determinazione e sacrificio da tutta la squadra fino all’ultimo gran premio. La formula 1 è forse lo sport più complesso e competitivo al mondo. I fattori che devono funzionare in perfetto sincrono sono tantissimi: l’innovazione tecnologica, il pilota, la squadra, la strategia, la capacità di adattarsi a regole in continuo cambiamento ed anche una buona dose di fortuna.
Ci sono stagioni in cui tutto va nel verso giusto e stagioni in cui ci si trova a dover risalire una china avversa e a tratti scoscesa. L’importante è che tutta la squadra combatta unita fino alla fine. Cosi è stato quest’anno, cosi è sempre stato nelle ultime undici stagioni che hanno visto la Ferrari vincere quasi cento gran premi e conquistare 14 titoli tra mondiali costruttori e piloti battendo le case automobilistiche più importanti del mondo. Si rassicuri la signora Audisio, di perdente in Ferrari non c’è proprio nulla, meno che mai lo spirito delle persone che vi lavorano. Nella nostra lunga storia abbiamo sempre dimostrato di saper vincere e perdere con onore.
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