L’incendio di Shanghai, 42 morti
Peggiorano le stime sul numero delle vittime del grattacielo in Cina
Dopo che per ore la stima è stata di otto morti, è arrivata poco fa la notizia che sarebbero almeno 42 le vittime dell’incendio avvenuto in un grattacielo di trenta piani nel quartiere Jing’an a Shanghai, in Cina. I feriti supererebbero il centinaio.
Secondo le prime testimonianze le fiamme avrebbero colpito dieci piani dell’edificio divampando poi sulle scale antincendio. In molti, scrive l’agenzia di stampa governativa cinese Xinhua, si sarebbero buttati dalle finestre nel tentativo di salvarsi. I vigili del fuoco hanno impiegato circa sei ore per spegnere l’incendio, le cui cause sono ancora sconosciute, e ora stanno procedendo con il recupero dei cadaveri. È possibile che ci siano ancora persone vive intrappolate nell’edificio, ma non è ancora chiaro quante possano essere.
«C’era tantissimo fumo e il vetro della finestra era bollente» ha detto Li Xiuyun, una donna di 61 anni che insieme al figlio e al nipote è riuscita a scappare dalla propria casa al 16esimo piano. «Mio figlio si è tolto i calzini e li ha bagnati con l’acqua, li abbiamo usati per coprirci il naso. Mentre uscivamo ho inciampato su qualcuno, per terra.»
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