Ma l’emergenza rifiuti in Campania?
Le proteste dei comitati si sono fermate qualche giorno, ma rischiano di ricominciare presto
Giorni di caos, proteste, incidenti, polemiche, promesse, dichiarazioni e controdichiarazioni, e poi la calma piatta. Nella frenesia della politica italiana, per cui sembra che accadono un miliardo di cose e in realtà tutto rimane immobile, a un certo punto ci siamo persi la Campania, Napoli, Giugliano, Terzigno, e la questione dello smaltimento dei loro rifiuti. Eravamo rimasti a una settimana fa, con gli scontri a Taverna del Re, in provincia di Giugliano, nei pressi di uno dei siti riaperti per gestire l’emergenza. C’è stato qualche giorno di tregua, tra manifestanti e forze dell’ordine, ma nel giro di pochi giorni la situazione potrebbe tornare delicata, sia a Napoli che a Giugliano e Terzigno.
A Napoli è in corso la rimozione delle oltre 1300 tonnellate di rifiuti accumulati per le strade, e le operazioni sono complicate dalle pioggia di questi giorni. Insieme a quelle, ci sono le 1500 tonnellate prodotte ogni giorno. Una parte dei rifiuti – non oltre le 700 tonnellate al giorno – viene portata nella discarica di Chiaiano. La restante parte per il momento viene portata nel sito di Taverna del Re, a Giugliano, in esecuzione dell’ordinanza che ne autorizzava l’utilizzo per un massimo di trenta giorni per rispondere all’emergenza. Il sito però è vicino alla saturazione, e l’assessore all’igiene urbana del comune di Napoli, Paolo Giacomelli, ha detto ieri al Corriere del Mezzogiorno che «è possibile un aggravamento della situazione rifiuti nei prossimi giorni». Ovviamente, a Giugliano non sono affatto contenti della riapertura del sito di Taverna del Re, per quanto sia temporanea: e dopo gli scontri della settimana scorsa ieri duecento manifestanti dei comitati contro la discarica hanno portato alcuni sacchetti di rifiuti vicino un ufficio della presidenza della provincia di Napoli.
A Terzigno i presìdi dei comitati dei cittadini sono ancora schierati, ma il clima in questi giorni è stato più tranquillo a causa dell’attesa delle analisi delle falde acquifere e dei terreni sottostanti la discarica compiute dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e dai tecnici di fiducia dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase. I risultati delle analisi saranno presentati oggi nel corso di una conferenza stampa ma nei giorni scorsi diversi quotidiani ne hanno pubblicato alcune anticipazioni. Oggi il Fatto scrive che dalle analisi emergerebbe “una situazione complessiva da tenere costantemente sott’occhio, ma che non rappresenterebbe un rischio immediato per la salute pubblica”. Ammesso che le indiscrezioni siano confermate, la reazione dei comitati non è prevedibile: alcuni potrebbero ammorbidire le loro posizioni, altri invece starebbero già parlando di “imbroglio” e “manipolazione dei dati”.