Bersani e Renzi si sono visti, con poco costrutto
Il segretario del Pd non andrà al raduno di Firenze del prossimo weekend
Forse un tarallucci e vino sarebbe sembrato ipocrita, a questo punto, e quindi l’incontro di oggi tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani è stato all’insegna di “grande cordialità” – riferiscono le cronache – ma con pochi avvicinamenti.
Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi non sono persone che le cose le mandano a dire; ed il loro incontro alla vigilia della riunione dei ”rottamatori” e’ stato all’insegna della franchezza, seppur con toni civili, se non cordiali. Cosi’ il segretario del Pd e il sindaco di Firenze si sono lasciati con ognuno dei due che rimane sulle proprie posizioni. Il primo confermando con forza il progetto di innovazione della sua segreteria, il secondo ribadendo l’intenzione di andare avanti con l’appoggio della base del partito.
Non si puo’ parlare di rottura, perche’ non e’ nelle intenzioni di nessuno, e lo dimostra l’intenzione dei due protagonisti di rivedersi dopo la tre giorni di Firenze. L’annunciato incontro e’ stato preceduto con parole forti da entrambi le parti. Oggi i quotidiani pubblicavano una intervista di Renzi a ”CHI”, che invitava D’Alema e Rosy Bindi ad ”andare a casa”. E Bersani, sulla ”Stampa” rispondeva per le rime chiedendo ”rispetto” per le persone. Dal suo blog Pippo Civati, l’altro leader dei ”rottamatori” rincarava la dose, rimproverando al segretario di aver organizzato l’Assemblea dei segretari di Circolo del Pd proprio in concomitanza della
riunione di Firenze: ”tanto per rasserenare il clima – ha ironizzato Civati – e non dare l’impressione di alcuna divisione in seno al popolo democratico”.
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