«Appoggio esterno solo sul programma», un corno
Granata annuncia uno smarcamento dal governo, ma arrivano subito dissociazioni dai suoi colleghi
Mentre fanno notizia le parole nuovamente dure di Gianfranco Fini nei confronti del suo alleato di governo Silvio Berlusconi, Fabio Granata ha annunciato alle agenzie di voler passare ai fatti, e che Futuro e Libertà intende prendere parzialmente le distanze dalla maggioranza facendo uscire i suoi ministri dal governo e garantendo l’appoggio solo sul programma (non sulle leggi ad personam, quindi). L’annuncio è nell’aria da un po’, e secondo Granata – che ha diffuso un’anticipazione di un testo che pubblicherà sul suo blog – verrà ufficializzato dopo la convention di Futuro e Libertà a Perugia il prossimo weekend.
«Dopo Perugia passiamo al sostegno esterno solo sul programma concordato e sulle emergenze del Paese. Gianfranco Fini ha ragione quando dice che l’Italia è ferma e il governo pure, Futuro e Libertà dopo Perugia deve aprire una fase nuova, ritirando la propria delegazione al governo e assicurando l’appoggio esterno solo per affrontare le emergenze e le parti condivise del programma».
Pochi minuti dopo la diffusione delle agenzie, però, il capogruppo al Senato di Futuro e Libertà, Pasquale Viespoli, fa sapere di non essere d’accordo:
«Mi pare che l’opinione prevalente debba essere quella espressa dal presidente Fini che ha delineato un percorso diverso da quello delineato da Granata»
E anche Giuseppe Consolo non l’ha presa bene:
«Chi abbia consultato Granata prima di lanciarsi in affermazioni così impegnative non è dato di comprendere. Mi auguro che Fini ridimensioni la portata delle parole di Granata sull’appoggio esterno al governo, visto che il paese di tutto ha bisogno tranne che di benzina sul fuoco»
Arriva poi sulle agenzie anche Silvano Moffa:
«Granata parla a titolo personale, è evidente che sono questioni molto delicate che non possono essere affrontate attraverso i blog e con uscite estemporanee»