Le immagini dei disastri in Indonesia
Sono saliti a 377 i morti causati dallo tsunami e dall'eruzione che hanno colpito l'Indonesia
Lunedì uno tsunami e un’eruzione vulcanica hanno colpito contemporaneamente l’Indonesia, in due luoghi distanti tra loro diverse centinaia di chilometri. Le vittime dello tsunami sono diventate oggi 343, e i gruppi di salvataggio sono ancora alla ricerca di moltissimi dispersi, le cui case sono state spazzate via. Sono invece 34 i morti causati dal vulcano Merapi, che oggi ha eruttato per una seconda volta; le autorità non sono ancora in grado di stabilire se questa seconda eruzione abbia causato vittime o meno.
Il terremoto, di magnitudo 7.7, è avvenuto circa 20 chilometri sotto il livello del mare, vicino alle isole Mentawai. Ha creato un’onda di circa 3 metri che ha distrutto o completamente spazzato via dieci villaggi sulle isole. Le autorità hanno confermato che lo tsunami ha distrutto circa quattromila abitazioni e che ora c’è bisogno di tende, coperte, acqua e medicine per quelli che sono riusciti a salvarsi. L’isola più colpita è stata quella di Sud Pagai, dove sono stati rasi al suolo quasi tutti gli edifici. Le piogge forti e costanti stanno rallentando il lavoro degli elicotteri e le macerie rendono difficile la ricerca delle persone rimaste intrappolate. Più di 40mila persone hanno invece evacuato l’area intorno al vulcano, che si trova sull’isola di Java.
Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono — che al momento del doppio disastro si trovava ad Hanoi, in Vietnam, per un summit con gli altri leader asiatici — è arrivato in Indonesia e ha incontrato i superstiti. «L’incontro con le vittime dello tsunami e del terremoto ha scosso molto il presidente», ha detto il suo portavoce Julian Pasha, aggiungendo che il presidente tornerà ad Hanoi entro sabato. «Ha dato istruzioni affinché qualsiasi aiuto continui ad arrivare, senza interruzione».