È morto Leo Cullum, vignettista del New Yorker
Lavorava alla rivista dal 1977: una selezione dei suoi disegni
È morto a 68 anni Leo Cullum, uno dei vignettisti del New Yorker storici e più familiari: il settimanale americano ha tra i marchi di fabbrica proprio le vignette ironiche, minimaliste, molto spesso surreali.
Dopo la guerra in Vietnam, in cui partecipò a oltre duecento missioni, Cullum divenne pilota della Trans World Airlines fino a quattro anni fa, quando andò in pensione. Nel 1977, dopo diverse proposte rifiutate, il New Yorker gli pubblicò la prima vignetta, e da allora fino ad oggi altre 818 sono apparse sulla rivista. Fu sua la prima vignetta che gli americani videro sul New Yorker dopo l’Undici Settembre.
«Una vignetta può essere meravigliosa per tanti motivi, e tra questi c’è la comicità. Leo è uno dei più divertenti vignettisti che abbiamo avuto», ha detto Robert Mankoff, il direttore della sezione vignette del New Yorker. «Era di certo uno dei più popolari — qualcuna delle sue vignette è stata ristampata migliaia di volte».
“Sarò felice di portarvi del pensiero innovativo. Quali sono le linee guida?”
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“Per quello scampanellio che sente nelle orecchie, credo di poterla aiutare.”
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“È solo il modellino dell’architetto, ma sono molto emozionato.”
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“Molte donne si sentono più a proprio agio con un medico donna.
Per questo indosso una parrucca.”
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“Pensavo non avrei mai più riso in vita mia. Poi ho visto la tua giacca.“