Aumentano le vittime dello tsunami in Indonesia
I morti superano il centinaio, e al momento 500 persone sono disperse
I dati non sono e non possono ancora essere precisi, ma si stima che finora lo tsunami causato dal terremoto di ieri al largo di Sumatra, in Indonesia, abbia ucciso circa 113 persone. Altre 502 sarebbero disperse.
Il terremoto, di magnitudo 7.7, è avvenuto vicino alle isole Mentawai, circa 20 chilometri sotto il livello del mare. Ha creato un’onda di circa 3 metri che ha distrutto o completamente spazzato via dieci villaggi sulle isole. I danni alle infrastrutture stanno rallentando le operazioni di ricerca e salvataggio dei sopravvissuti.
Le isole South Pagai e North Pagai sono le più colpite dal disastro. Le piogge forti e costanti stanno impedendo il lavoro degli elicotteri, e le barche non possono raggiungere le isole a causa della distruzione del porto di South Pagai, isola in cui sono stati rasi al suolo quasi tutti gli edifici. «Delle 200 persone che vivono in quel villaggio ne sono state ritrovate solo 40, le altre 160 — per la maggior parte donne e bambini — sono ancora disperse» ha detto un funzionario della regione.
Lo tsunami è arrivato mentre migliaia di persone stavano evacuando l’area intorno al vulcano Merapi, tornato in attività da poco. I meteorologi escludono che i due fenomeni possano in qualche modo essere collegati, e non prevedono altre scosse nei prossimi giorni.