Il “monte di fuoco” in Indonesia si è risvegliato
Il vulcano Merapi minaccia una violenta eruzione che potrebbe mettere in pericolo l'area centrale dell'isola di Giava
Oltre agli effetti del forte terremoto e dello tsunami di ieri, le autorità indonesiane devono affrontare in queste ore un’altra grave emergenza causata dal Monte Merapi. Dopo alcuni anni di inattività, il vulcano ha iniziato nuovamente a eruttare e secondo i ricercatori, in assenza di uno sfogo per la forte pressione creatasi al di sotto del cratere, il Merapi potrebbe dar vita a una violenta eruzione con emissione di gas e polveri incandescenti. Nell’area nei pressi del vulcano i soccorritori si sono dovuti già occupare di una ventina di persone ferite ustionate dalle ceneri giunte a valle, riferisce l’Associated Press.
Il Merapi è uno dei vulcani più attivi dell’Indonesia e si trova nell’area di Yogyakarta, una provincia molto popolosa dell’isola di Giava con circa tre milioni di abitanti. Il livello di allerta è stato portato al massimo e alle popolazioni che abitano in alcuni piccoli villaggi sul vulcano è stato richiesto di evacuare la zona. L’operazione interessa 11.400 persone, ma al momento il consiglio è stato seguito solamente dai giovani e dagli anziani, mentre buona parte degli adulti ha deciso di rimanere per occuparsi del bestiame e delle coltivazioni.
Nel 2006, una slavina formata da rocce e gas incandescenti è scesa lungo il vulcano e ha ucciso due persone. Una eruzione simile nel 1994 uccise 60 persone, e 1.300 individui furono uccisi in seguito a una violenta esplosione nel 1930.
Gunung Merapi in indonesiano significa “montagna di fuoco”. Da metà sedicesimo secolo a oggi si sono contate 68 distinte eruzioni a testimonianza della grande attività del vulcano. Per le sue caratteristiche è considerato dai vulcanologi come uno dei vulcani meno affidabili al mondo. Le eruzioni sono molto violente e l’arrivo a valle di detriti incandescenti, ceneri e gas a una velocità che può superare i 100 chilometri orari si è rivelato spesso letale per la popolazione.