Guida per scoprire Doonesbury nel 2010

La prima striscia fu pubblicata esattamente quarant'anni fa, ma siete sempre in tempo, gente

Questo articolo è stato scritto il 25 ottobre 2010. Nel 2014, Garry B. Trudeau ha deciso di sospendere la produzione di strisce quotidiane, e da allora disegna solo nuove tavole domenicali.

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Quarant’anni fa, il 26 ottobre 1970, veniva pubblicata la prima striscia di Doonesbury, il fumetto americano “vivente” più celebrato di questo quarantennio, con tanto di premi Pulitzer e una ormai ricchissima aneddotica sulla sua presenza nella cultura e nella politica statunitensi. Amato e venerato anche in Italia da un culto di fan divisi tra appassionati di comics e appassionati di cose americane (con ampie intersezioni tra i due gruppi), Doonesbury è tuttora sconosciuto alle moltitudini, quaggiù. Per guadagnargli nuovi riconoscenti lettori (non è solo una cosa di politica americana, ma anche la storia di generazioni di personaggi “normali”), il Post celebra l’anniversario con un repertorio di informazioni, documenti e guide. Per cominciare, insomma.

1. La voce di Wikipedia in italiano: Doonesbury

2. La storia di Doonesbury raccontata da Enzo Baldoni nel 1996

3. L’articolo di Luca Sofri che presentò Doonesbury ai lettori dell’Unità e quello che ricordò il lavoro di Enzo Baldoni, traduttore di Doonesbury, ai lettori di Vanity Fair

4. Le strisce pubblicate in italiano dall’Unità, a cominciare dall’ultima

5. In inglese, le 200 migliori strisce di Doonesbury scelte da Slate per il quarantennale e l’intervista a G.B. Trudeau

6. Il lungo ritratto che il Washington Post dedicò a Trudeau nel 2006 (in inglese)

7. Il primo volume dell’edizione integrale delle strisce, in italiano

8. Il sito ufficiale di Doonesbury, con le strisce quotidiane aggiornate