I dodici posti del mondo che stanno scomparendo
Il Global Heritage Fund ha identificato i dodici luoghi che rischiano di scomparire per incuria e abbandono
Dodici luoghi di elevato interesse artistico e storico rischiano di scomparire per sempre per incuria e abbandono. Un nuovo rapporto del Global Heritage Fund (GHF) ha identificato duecento luoghi in serio pericolo: di questi, dodici sarebbero già sull’orlo di «perdite e distruzioni irreparabili». Lo studio è stato condotto soltanto sui paesi ancora in via di sviluppo, dove scarsità di risorse, inquinamento, sovrappopolazione e spesso turismo irresponsabile contribuiscono a peggiorare ogni anno le condizioni del patrimonio a disposizione. L’obiettivo è sensibilizzare l’attenzione delle grandi organizzazioni internazionali come Unesco e Banca Mondiale e convincerle ad aumentare gli investimenti in queste aree.
1. Ani – Turchia
È una città medievale in rovina situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l’Armenia. Nel medioevo fu la capitale del regno armeno, che comprendeva la maggior parte dell’attuale Armenia e della Turchia orientale. È chiamata la “Città delle 101 chiese”, nel suo periodo di massimo splendore i suoi edifici religiosi, palazzi e fortificazioni erano tra i più avanzati del mondo.
2. Palazzo di Hisham – Cisgiordania
È un complesso residenziale dell’ottavo secolo dopo cristo situato a cinque chilometri a nord della città di Gerico, della quale oggi restano solo alcune rovine. Fu eretto sul modello delle terme romane e decorato con mosaici e stucchi, veniva usato come residenza invernale dai califfi omayyadi.
3. Chersonesos – Ucraina
È il più importante sito archeologico dell’Ucraina, situata sulle rive del Mar Nero, nel sud-ovest della penisola della Crimea. Fu un’antica colonia greca fondata nel sesto secolo avanti cristo ed è conosciuta anche come “la Pompei ucraina”.
4. Famagusta – Cipro
È una città della costa orientale dell’isola di Cipro. Fu fondata nel 300 dopo cristo sulle rovine della greca Arsinoe, e nel corso dei secoli si affermò come il porto più importante dell’isola. Nel 1492 la Repubblica di Venezia la trasformò in una vera e propria roccaforte munita di artglieria per difendersi contro gli Ottomani. Le nuove mura includevano un castello, che è poi diventato noto come il castello di Otello perché avrebbe ispirato l’opera di Shakespeare: secondo la leggenda la torre del castello è infatti il luogo in cui Cristoforo Moro (governatore di Cipro dal 1506 al 1508) uccise la moglie Desdemona.
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5. Forte Santiago – Filippine
È una fortezza che fu costruita nel sedicesimo secolo dal conquistatore spagnolo Miguel López de Legazpi. Nel 1896 vi fu giustiziato quello che è considerato l’eroe nazionale delle Filippine: Jose Rizal, medico, scrittore e poeta che ispirò il movimento nazionalista filippino e fu condannato a morte per la sua resistenza contro l’invasione spagnola.
6. Palazzo Sans Souci – Haiti
Fu la residenza reale di Henri Christophe, l’autoproclamato sovrano della parte settentrionale di Haiti agli inizi del diciannovesimo secolo. Nel 1842 un terremoto distrusse gran parte del palazzo e della vicina città di Cap-Haïtien e da allora il palazzo non fu mai ricostruito.
7. Tempio Maluti – India
È anche conosciuta come “la città dei templi” ed è uno dei più impressionanti tesori archeologici e architettonici dell’India. La maggior parte dei templi sono dedicati alle divinità della religione induista. La caratteristica principale della città è che attraversandola è possibile incontrare un tempio nelle vicinanze di ogni casa.
8. Mirador – Guatemala
È un grande sito precolombiano appartenente alla civiltà Maya, situato nella parte settentrionale del Guatemala. Il sito venne scoperto nel 1926 e fotografato dall’alto nel 1930, ma a causa della difficoltà con cui poteva essere raggiunto non gli venne quasi prestata attenzione fino al 1962, quando ci si accorse che gran parte delle costruzioni non era contemporanea delle classiche città maya della regione (come Tikal e Uaxactun), ma risaliva all’epoca cosiddetta pre-classica.
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9. Mahasthangarh – Bangladesh
Qui si trovano i resti della più antica città fortificata del Bangladesh, Pundravardhana. L’area fu scoperta solo nel 1931 e al suo interno si trovano le rovine di molti edifici religiosi: buddhisti, induisti e musulmani.
10. Taxila – Pakistan
È uno dei principali siti archeologici dell’Asia meridionale, sviluppato su una valle attraversata dalla Via della Seta. Al suo interno restano ancora molti monasteri, stupa e templi che ne fecero uno dei maggiori centri di studio buddisti tra il quinto e il primo secolo avanti cristo.
11. Nineveh – Iraq
È un’antica città assira che si estende sulle rive del fiume Tigri e che oggi è stata inglobata dalla città di Mosul. I primi insediamenti risalgono al 1.800 avanti cristo e nel tempo ne fecero una delle più importanti città dell’antica Mesopotamia, snodo commerciale strategico tra il mediterraneo e l’oceano indiano.
12. Lamu – Kenya
È la città più antica del Kenya, sviluppata a partire da un primo insediamento swahili. Si trova sull’isola di Lamu, a sua volta parte dell’omonimo arcipelago nell’oceano indiano. La popolazione è in prevalenza musulmana.