Le foto degli scontri contro i gay a Belgrado
Gruppi di estrema destra hanno cercato di bloccare il corteo e si sono scontrati con la polizia nelle vie del centro
La sfilata del gay pride di domenica scorsa a Belgrado è stata rovinata da alcune centinaia di militanti di estrema destra che hanno cercato di interrompere il corteo nelle vie centrali della capitale serba. Le forze dell’ordine hanno cercato di proteggere i partecipanti al gay pride, evitando che potessero venie in contatto con i militanti. Si sono registrati scontri molto violenti con il lancio di molotov.
Si stima ci siano stati almeno 150 feriti e 250 persone sono state arrestate dalla polizia. Di questi una cinquantina sono minorenni e più della metà provengono da fuori Belgrado e si erano dunque organizzati per raggiungere la capitale e cercare di fermare il corteo gay. I poliziotti feriti sono stati 132. Gli estremisti di destra sono sfuggiti al controllo della polizia disperdendosi per le vie del centro, dove hanno rotto finestre e vetrine dei negozi. Sotto attacco sono finite anche la sede del Partito Democratico e la sede della televisione di stato, che si trova a pochi passi dal parlamento serbo.