Il mondo teme la Cina, dicono i giornali cinesi
Sulla stampa cinese qualcuno comincia a parlare del Nobel a Liu Xiaobo, ma per criticarlo
Così come il governo cinese, che ha definito “un’oscenità” l’assegnazione del premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo, anche la stampa in Cina commenta criticamente la decisione del Comitato norvegese. Lo scrive la Reuters, che cita alcuni passi degli articoli pubblicati sui giornali a commento della premiazione.
“L’assegnazione del premio Nobel per la pace al ‘dissidente” Liu Xiaobo non è altro che un’altra espressione del pregiudizio verso la Cina, e nasconde uno straordinario terrore nei confronti dell’ascesa della Cina e del suo modello”, scrive il Global Times, popolare tabloid che guida gli attacchi dei mezzi di informazione contro la decisione del Comitato. Liu Xiaobo è un noto sostenitore della democrazia multipartitica, una strada che farebbe precipitare la Cina verso un “rapido collasso”, così come accaduto “con l’ex Unione Sovietica e la Jugoslavia”.
Il Ta Kung Pao, un altro giornale cinese con redazione a Hong Kong, ha definito il premio a Xiaobo “umorismo nero”: la dimostrazione che il Nobel è una cosa poco seria. “Questo premio è carta straccia”. Gli stessi concetti erano stati espressi qualche giorno fa in un editoriale pubblicato anche in inglese sul sito del giornale: Xiaobo viene definito “un criminale”.
Ieri la moglie di Liu Xiaobo, Liu Xia, aveva dato notizie di sé attraverso il suo account Twitter, confermando di essere stata arrestata dalle forze dell’ordine cinesi come sospettato dopo la sua scomparsa. Ha incontrato il marito in prigione e poi è tornata a Pechino dove, scrive la CNN, è segregata nel suo appartamento senza la possibilità di fare telefonate e vedere persone.
“Fratelli, sono tornata. Sono stata arrestata l’8. Non so quando potrò vedere tutti. Hanno messo mano al mio cellulare, e non posso ricevere telefonate. Ho visto Xiaobo. Il 9 la prigione gli ha dato la notizia del premio. Il resto ve lo dirò più avanti. Per favore aiutatemi a diffondere. Grazie.”
Se Liu Xiaobo non sarà liberato in tempo per il 10 dicembre, il giorno della consegna dei Nobel, Liu Xia potrebbe ritirare il premio a Oslo per il marito. Le autorità cinesi potrebbero però decidere di negare il permesso a Liu Xia per lasciare temporaneamente il paese.