Insomma, come sono fatti i McNuggets?
Un'inquietante fotografia ha riacceso il dibattito sulla lavorazione industriale degli scarti del pollo
di Pier Mauro Tamburini
Le polemiche sui processi di produzione degli alimenti lavorati industrialmente vanno avanti da tempo, e determinati cibi vengono attaccati con più regolarità di altri. Tra questi le crocchette di pollo dei fast-food, ottenute — come gli hot-dog e certi cibi congelati — attraverso la separazione meccanica della carne. Se negli Stati Uniti crocchette e alimenti simili sono molto diffusi, in Italia li identifichiamo principalmente nei McNuggets di McDonald’s, che da tempo gira voce siano composti da scarti dell’animale come ossa, occhi e intestino.
L’argomento è tornato attuale perché da qualche giorno, in rete, sta girando una fotografia commentata così:
In pratica, il pollo intero viene schiacciato e pressato attraverso un setaccio — ossa, occhi, intestino e tutto il resto — e viene fuori così. E c’è di più: dato che è pieno di batteri, viene lavato nell’ammoniaca, anzi, immerso. Poi, siccome a questo punto non ha un buon sapore, viene aromatizzato con sapori artificiali. Infine, a causa dello strano colore rosa, viene tinto con dei coloranti artificiali.
La fotografia è stata ripresa dalla rivista online Good, che associandosi al tono del post originale ne ha aumentato la risonanza in rete. L’immagine è effettivamente inquietante e in tutti i siti, i blog e i profili dei social network in cui è stata ripubblicata ha generato commenti indignati e raccapricciati. Qualcuno, però, ha contestato la veridicità della fotografia e dei processi descritti nell’articolo, spingendo Snopes, forse il più famoso e affidabile sito antibufala del mondo, a scrivere un articolo per far chiarezza sulla questione raccontando come avviene il processo di separazione meccanica della carne.
Questo tipo di carne è usata in alimenti economici che non prevedono una forma “regolare”, come crocchette, hot-dog e cibi congelati. Prima della metà del Ventesimo secolo non esistevano ancora tecniche adeguate per riuscire a rimuovere interamente la carne dalle ossa. Il lavoro veniva fatto a mano, e ingenti quantità di carne venivano sprecate. Solo nel 1960 sono iniziati ad apparire i primi macchinari in grado di fare quel lavoro in maniera più efficiente, veloce ed economica.
La carne separata meccanicamente è un impasto ottenuto tramite un setaccio ad alta pressione che separa la carne commestibile (inclusi tendini e fibre muscolari) dalle ossa. Contrariamente a quanto si dice, il processo non prevede la tritatura dell’intero cadavere dell’animale (quindi ossa, occhi, intestino, ecc) in un grande ammasso di carne; è una tecnica per rimuovere la carne dagli ossi dell’animale alla fine di tutti i processi precedenti. (In più, nonostante gli impianti che impacchettano la carne usino spesso l’ammoniaca per ragioni di refrigerazione, e in qualche occasione l’ammoniaca sia filtrata contaminando gli alimenti, e qualche volta l’idrossido d’ammonio venga usato come agente antibatterico, non è vero che il processo prevede che la carne sia messa in ammollo nell’ammoniaca).
L’ammoniaca non è infatti un additivo alimentare legale. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura del governo americano, la carne separata meccanicamente è un alimento che non presenta controindicazioni, sebbene ne vada segnalata la presenza sull’etichetta del prodotto. Fa eccezione la carne separata di bovino, che in seguito all’epidemia dell’encefalopatia spongiforme bovina (la mucca pazza) è stata dichiarata illegale nel 2004. E riguardo a McDonald’s Snopes scrive che dal 2003 i suoi McNuggets non contengono più carne separata meccanicamente ma petto di pollo. In seguito all’articolo di Snopes, anche Good ha pubblicato un pezzo che corregge le precedenti affermazioni.
Un video che mostra il processo di separazione della carne. Avvertenza: il processo potrà anche essere sicuro, ma potrebbe comunque farvi passare la fame.
https://www.youtube.com/watch?v=RuIkr0df4-0