I radicali vogliono denunciare Formigoni per falsificazione delle firme
Un perito calligrafico ne avrebbe trovate almeno 350 false tra quelle usate per presentare la lista alle Regionali
Un perito consultato dai Radicali lombardi ha affermato che almeno 350 firme tra quelle raccolte per la presentazione della lista di Roberto Formigoni, successivamente eletto per il quarto mandato da Governatore della Lombardia, sarebbero false.
I radicali della Lombardia che alle ultime elezioni regionali avevano fatto ricorso contro la lista del presidente Roberto Formigoni, «Per la Lombardia», in un primo tempo estromessa e poi riammessa dal Tar, hanno annunciato che presenteranno denuncia per falso nella raccolta di firme. I radicali hanno ottenuto copia dei moduli che hanno fatto visionare a un perito calligrafo secondo il quale almeno 350 firme sono false. «Nei moduli che abbiamo potuto vedere – ha spiegato Marco Cappato che alle elezioni regionali era candidato presidente per la Lista Bonino-Pannella – almeno 350 firme raccolte da Formigoni sono false, contrariamente a quello che aveva dichiarato. È un numero sufficiente sul piano della procedura a imporre che in Lombardia si possano fare elezioni legali». Cappato ha quindi ricordato le intercettazioni telefoniche nell’ambito dell’inchiesta sulla cosidetta P3 e l’interessamento del presidente della Corte d’appello di Milano Alfonso Marra: «Siccome Formigoni si è rivolto a personaggi non proprio particolarmente credibili per ottenere un aiuto sulla questione delle liste, avendo mentito e accusato i radicali di aver manomesso i moduli, crediamo che si debba dimettere perchè non poteva non sapere di avere firme totalmente false in quanto apposte dalla stessa persona».
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