Segway, gli alti e bassi di una storia
I momenti promettenti e tormentati del mezzo di locomozione del futuro con cui si è ammazzato il suo proprietario
Dopo la morte di James Hedelsen, il miliardario che aveva comprato la società che produce il Segway, il Wall Street Journal ha raccolto una cronologia delle altalenanti vicende del mezzo di locomozione che non ha mai cambiato il mondo e non è mai sparito nel nulla. Fino all’altroieri.
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2001
Monta una straordinaria attesa per un apparecchio annunciato come “IT” o “Ginger“, costruito dall’inventore Dean Kamen. Si dice tra gli addetti ai lavori che possa essere più rivoluzionario del personal computer. Kamen dice: “sarà per le automobili quello che le automobili furono per i cavalli”.
Il 3 dicembre è il giorno in cui l’inventore Dean Kamen svela il suo “sistema di trasporto personale”, battezzato infine Segway. Il nome è una traslitterazione della parola italiana “segue”. La previsione, molto ottimistica, è di vendere almeno 50mila unità del nuovo mezzo di trasporto nel primo anno di commercializzazione. Il dispositivo è dotato di due ruote parallele, assicurate a una base su cui è montata un’asta che termina con un manubrio, e si mantiene in equilibrio grazie a un complesso sistema di giroscopi. Raggiunge i 20 km/h di velocità massima, funziona a batteria e ha una discreta autonomia. Il nuovo mezzo di trasporto è sicuramente innovativo, ma appare da subito chiaro che non sortirà effetti rivoluzionari come il persona computer. Gli investimenti comunque non mancano e si parla di circa 90 milioni di dollari.
2002
Iniziano i primi problemi con la legge per il Segway. I suoi ideatori speravano di riempire le strade con il nuovo mezzo di trasporto, ma le autorità faticano a collocare il dispositivo in una categoria precisa. È più vicino a una bici? A uno scooter? Deve muoversi insieme agli autoveicoli o sui marciapiedi? E nelle aree pedonali può andarci?
Intanto alcune società e istituzioni iniziano ad adottare i Segway. Il servizio postale statunitense affida alcuni modelli ai propri postini, mentre la Disney ne acquista alcuni per i propri parchi a tema.
Nel mese di novembre, Segway debutta anche in uno dei principali store online, quello di Amazon. Il prezzo non è però molto abbordabile. Il mezzo di trasporto viene venduto a 4.950 dollari, una cifra che pesa sulle prestazioni di vendita dei diversi modelli.
2003
Nel mese di giugno, l’allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush prova per la prima volta un Segway. Ci sale sopra, ma dopo pochi istanti ruzzola a terra.
Alcuni mesi dopo, è ormai settembre, la società produttrice richiama tutti i 6mila Segway già venduti per un problema tecnico non indifferente: quando il mezzo di trasporto si scarica, perde l’equilibrio e fa cadere a terra chi lo sta guidando.
2004
In un paio di anni Segway ha polverizzato tutti i fondi che aveva raccolto, svela il Wall Street Journal. Kamen ottiene un nuovo finanziamento di 31 milioni di dollari, ma deve ipotecare la fabbrica per arginare le perdite.
2004 – 2006
La società differenzia il prodotto ideando alcuni nuovi modelli per i campi da golf, ma anche per le forze di polizia. Il livello delle vendite è intanto aumentato del 50% rispetto all’anno di debutto.
2009
A fine anno l’amministratore delegato James Norrod abbandona la società, e pochi giorni dopo la società viene acquisita dal magnate britannico James Heselden, proprietario della Hesco, una azienda che costruisce dispositivi e soluzioni per l’esercito.
2010
Il cadavere di Heselden viene trovato accanto a un Segway al fondo di un dirupo a circa duecento chilometri a nord di Londra. Secondo un testimone, l’uomo sarebbe caduto mentre guidava l’inconfondibile mezzo di trasporto.