L’allarme bomba di Stoccolma era falso
L'allarme bomba sull'aereo diretto in Paksitan era una farsa orchestrata da una ex fidanzata gelosa
Sabato scorso il volo 782 Toronto-Karachi con a bordo 243 persone era stato costretto a un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Stoccolma, in seguito a un allarme bomba. Tutte le homepage del mondo avevano seguito gli sviluppi della notizia, soffermandosi sul pericolo sventato anche quando era ormai chiaro – dopo poche ore – che a bordo non c’era nessun esplosivo. Le prime spiegazioni parlavano di un cittadino canadese di origine pakistana che era stato indicato come sospetto da un altro passeggero. Ma l’attendibilità dell’accusa era divenuta più fragile.
Poi una ricostruzione credibile di quello che è successo sembra essersi formata: la bomba non c’è mai stata e tutto l’allarme – l’atterraggio d’emergenza, l’arresto – potrebbe essere stato causato dalla sventatezza di una ex fidanzata gelosa.
Il ventottenne di origine pakistana che era stato inizialmente fermato dalla polizia stava viaggiando verso Karachi per partecipare a un matrimonio (il suo, secondo alcuni articoli). Domenica una donna ha chiamato due volte la polizia canadese dicendo che l’uomo viaggiava sull’aereo con dell’esplosivo. La polizia ha subito costretto il comandante all’atterraggio, ma nessuna traccia di esplosivo è stata trovata né addosso all’uomo, né sull’aereo.
«Da quello che ho capito» ha detto un ufficiale della polizia di Stoccolma, Haakan Westing, «è stata colpa di una ex che non era d’accordo sulla loro separazione». Il portavoce della polizia Kjell Lindgren ha detto che l’uomo stava viaggiando verso il Pakistan per motivi personali, ma non ha confermato gli altri dettagli sulla storia: «È una teoria», si è limitato a dire. L’uomo ieri era ancora a Stoccolma.