Chi ha bloccato il film su Scientology?
"The Master" di Paul Thomas Anderson è stato rinviato a data da definirsi a pochi giorni dalle riprese
È stato rinviato a data indefinita (o anche: è possibile che non si giri mai più) The Master, il film di Paul Thomas Anderson ispirato, anche se non ufficialmente, alla storia del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard.
Gli attori — i vincitori dell’Oscar Philip Seymour Hoffman e Reese Witherspoon, insieme a Jeremy Renner protagonista di The Hurt Locker — avevano già iniziato le prove di scena e ad agosto si sarebbe dovuto iniziare a girare, ma per motivi non ben specificati il set è stato chiuso e la casa di produzione, la River Road, ha confermato di aver abbandonato il progetto. Renner ha dichiarato che «il film è finito in una fase di stallo perché mentre stavamo provando continuavamo a sbattere contro un muro insuperabile. O, almeno, un muro che Paul [Thomas Anderson] non riusciva a superare». Interrogato sulle sorti del film, Hoffman ha detto di «non avere nessun’altra informazione. Dico sul serio, non sto mentendo».
Ora: è certamente possibile che il progetto sia collassato per problemi prettamente logistici o cinematografici ma, ipotizzano diversi siti, la teoria che Scientology stessa (o qualcuno dei suoi membri) si sia mossa per bloccare il film non è del tutto campata in aria.
Scientology è un’organizzazione a sfondo filosofico-religioso fondata nel 1954 dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard, considerata a tutti gli effetti una Chiesa solo in alcuni stati (negli Stati Uniti sì, in Italia no). Secondo le scritture — ovvero ogni cosa scritta o pronunciata sull’argomento da Hubbard — l’obiettivo finale della società umana sarebbe quello di evolversi nell’Homo Novus, liberandosi dal dolore e dall’oppressione causata dalla catastrofe cosmica provocata dal governatore supremo della Confederazione Galattica Xenu, che 75 milioni di anni fa avrebbe portato diversi miliardi di alieni sulla Terra uccidendoli all’interno di un vulcano con delle bombe all’idrogeno.
L’organizzazione riceve costantemente molte critiche per i suoi metodi — uno degli insegnamenti è “Attacca chi ti attacca” — e i suoi altissimi costi di ammissione nonché per la segretezza delle sue pratiche. Tra i membri di Scientology figurano molte celebrità dello spettacolo, tra i quali i più noti John Travolta e Tom Cruise. E proprio quest’ultimo, secondo le ipotesi, potrebbe essere coinvolto nella decisione di terminare i lavori di The Master. Ma sembrano più illazioni che informazioni.
Il film di Paul Thomas Anderson (il regista di Boogie Nights, Magnolia, Ubriaco d’amore e Il Petroliere) non è dichiaratamente ispirato alla Chiesa di Scientology, ma è impossibile non notare le similitudini della storia di Hubbard con quella del film, che ha per protagonista uno scrittore di fantascienza che negli anni Cinquanta fonda una Chiesa, chiamata The Cause, con le stesse caratteristiche di Scientology.
A far nascere i dubbi cospirazionisti sui motivi della chiusura del set è in particolare la presenza nel film di Reese Witherspoon, spiega First Post.
L’attrice è rappresentata dall’agenzia CAA (Creative Artists Agency), la stessa che ha sotto contratto Tom Cruise e Will Smith, che pur non essendo un membro di Scientology ha più volte frequentato gli eventi dell’organizzazione e donato denaro a gruppi associati. La coincidenza vuole poi che Reese Witherspoon stia attualmente recitando in un film con Tom Cruise, Paper Wings, e nel nuovo film prodotto da Will Smith, This means war. Considerato il peso che Cruise e Smith hanno a Hollywood, è difficile che il progetto di Paul Thomas Anderson abbia possibilità di rimanere piedi.