California, non era un suicidio di massa
Ritrovate in California le 13 persone che si temeva potessero commettere un gesto estremo durante un loro "evento apocalittico"
Stanno tutti bene gli appartenenti a una setta in California sospettati di essere pronti a commettere un suicidio di massa. La notizia del ritrovamento dei componenti del gruppo, tredici in tutto, è arrivata dopo ore di ricerche da parte delle autorità californiane. La leader del movimento settario, Reyna Marisol Chicas (nella foto), è stata ricoverata per una diagnosi psichiatrica e rimarrà sotto custodia degli agenti di polizia per i prossimi due giorni. La donna era sparita con un gruppo di tredici individui, otto dei quali bambini e adolescenti, lasciando alcuni messaggi in cui comunicava di essere pronta per un “evento apocalittico” che avrebbe consentito di incontrare i propri cari defunti e Gesù.
Il gruppo è stato ritrovato in un parco nei pressi di Palmdale a nordest nella Contea di Los Angeles grazie alla segnalazione di un cittadino. Gli agenti hanno trovato gli adulti intenti a pregare su alcune coperte a poca distanza dai ragazzini, che stavano invece giocando. Il ritrovamento ha messo fine a quasi 24 ore di ricerca condotte in un’ampia area della California meridionale da parte delle autorità. Le ricerche erano state avviate in seguito alla segnalazione di due mariti, in cerca delle rispettive mogli appartenenti al movimento settario. Oltre a una serie di messaggi, i membri del gruppo avevano lasciato in una borsa alcuni telefoni cellulari e i loro documenti.
Chicas ha 32 anni, è di Palmdale e al momento del ritrovamento da parte della polizia ha mostrato di essere in stato confusionale. In un primo momento ha cercato di fornire una falsa identità, in seguito ha anche negato di avere dei figli, nonostante i suoi due figli fossero lì presenti con lei. Da qui la scelta del ricovero forzato per alcuni accertamenti clinici.
Gli appartenenti al gruppo sono tutti di origine salvadoregna e non hanno precedenti. Ad alcune ore dal ritrovamento, due donne appartenenti al gruppo hanno partecipato a una trasmissione radiofonica per dare la loro testimonianza e rassicurare amici e parenti. Secondo le due partecipanti al movimento, il timore che stessero per commettere un suicidio di massa sarebbe nato da un semplice fraintendimento. I messaggi lasciati prima della partenza sarebbero stati scritti semplicemente per rassicurare i propri cari e non per annunciare un suicidio, o un testamento come avevano ipotizzato le autorità in seguito alle prime segnalazioni.
I due mariti temevano che i membri del gruppo avessero subito un lavaggio del cervello da parte di Chicas. Fino a due anni fa, la donna faceva parte della Iglesia De Cristo Miel, una congregazione cattolica di Palmdale composta da circa 400 membri. Chicas decise di abbandonare la comunità per fondare un proprio movimento religioso. Una dozzina di persone ha così iniziato a ritrovarsi regolarmente a casa della donna per pregare.
Le preoccupazioni dei familiari appartenenti al gruppo erano comunque giustificate. Sei mesi fa, il gruppo aveva progettato un viaggio verso Vasquez Rocks, vicino a Palmdale, per partecipare a un evento catastrofico, forse un terremoto. I piani del gruppo furono scoperti dai parenti di alcuni adepti e l’iniziativa fu cancellata.