La perdita nel Golfo è definitivamente chiusa
Dopo cinque mesi le autorità annunciano la chiusura della falla di petrolio al largo della Louisiana
Aggiornamento delle 18.00: è arrivata la conferma delle autorità, la falla è stata chiusa definitivamente.
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Dopo cinque mesi di operazioni dovrebbe arrivare oggi l’annuncio della chiusura definitiva della falla nel pozzo Macondo nel Golfo del Messico, creatasi il 21 aprile scorso a causa di un’esplosione che avevaChiusa ucciso undici lavoratori della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.
La BP e il governo hanno concluso ieri l’operazione chiamata Bottom Kill, la seconda parte dell’ultimo tentativo di chiudere la falla, in cui attraverso un pozzo di sollievo laterale è stato iniettato cemento alla base del pozzo principale. Qualche settimana fa la stessa operazione era stata portata avanti con successo per sigillare la parte superiore del pozzo.
Sono ora in corso i test definitivi per dimostrare che non ci siano più piccole perdite. Quando i test saranno conclusi, sarà l’ex ammiraglio della Guardia Costiera Thad Allen, il direttore delle operazioni per il governo degli Stati Uniti, ad annunciare la buona notizia. Ma, come ha dichiarato il direttore della nave Development Driller III Rich Robson che ha diretto gli scavi del pozzo di sollievo, i festeggiamenti saranno contenuti.
«È una sensazione agrodolce, qui abbiamo perso undici uomini. Non ci sarà nessun vero festeggiamento. Per molti, queste acque sono un cimitero.»
Le stime fissano a 205 milioni di galloni di petrolio fuoriusciti dalla falla, circa 19 volte la perdita della Exxon Valdez, il disastro del 1989.