I nuovi Capitani Reggenti di San Marino
La piccola repubblica sceglie chi la governa dopo un rito propiziatorio in presenza del Cappellano del Santo
A partire dal mese di ottobre, Giovanni Francesco Ugolini e Andrea Zafferani saranno i due nuovi Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino. I due sono stati eletti nella serata di ieri dal Consiglio Grande e Generale, ovvero il parlamento della piccola repubblica. I due nuovi Capitani Reggenti rimarranno in carica fino al prossimo aprile e svolgeranno le funzioni di capo di stato e governo di San Marino.
La storia della Reggenza risale al XIII secolo, periodo in cui San Marino assunse un assetto istituzionale simile a quello dei comuni, anche se comunque le dipendenze dal vescovo erano ancora molto forti. Verso la fine del secolo, i due consoli a capo del governo vennero sostituiti da un Capitano e un Difensore, due figure simili a quelle del Podestà e del Capitano del Popolo che iniziavano a essere adottate dai comuni. Le due figure vennero poi sostituite dai Rectores, i reggenti, da cui derivò infine la denominazione Capitani Reggenti.
Sempre a partire dal XIII secolo, fu decretato che la durata dell’incarico dei reggenti non fosse superiore ai sei mesi, come spiegano sul sito ufficiale della Reggenza della Repubblica di San Marino:
Fin dagli Statuti della fine del 1200 si è decretato che la durata dell’incarico dei Reggenti fosse di sei mesi. Nel corso dei secoli vi sono state rarissime eccezioni in cui tale lasso di tempo è stato prolungato; tuttavia a San Marino si è sempre voluto evitare il pericolo di lasciare uno o due individui ai vertici dello Stato per periodi troppo lunghi, e ciò per scongiurare il rischio di creare un potere personale capace di soffocare il potere collegiale del Consiglio, perché in passato i Reggenti avevano poteri politici e amministrativi assai più incisivi di quelli che hanno oggi. Inoltre fino a pochi decenni fa lo Stato sammarinese non disponeva di una burocrazia sviluppata, né di molti funzionari politici (cioè gli attuali Segretari di Stato) ai suoi vertici; per cui i Reggenti erano chiamati a svolgere moltissime mansioni: per questo durante il loro semestre erano detentori di un potere notevole che poteva anche degenerare se si fosse protratto per una durata eccessiva, o comunque superiore alla norma.
Viene eletta la coppia di Capitani con la maggioranza assoluta di voti. Prima della votazione, l’elezione prevede anche una breve cerimonia all’esterno del Palazzo Pubblico. Al cosiddetto rito propiziatorio partecipano i 60 consiglieri che siedono in parlamento. Ricevono la benedizione del Cappellano del Santo, il sacerdote che ha l’incarico di curare la Basilica di San Marino, per ispirare le loro coscienze per la scelta dei nuovi capi di stato.
Possono diventare Reggenti tutti i cittadini sammarinesi di nascita e con una età superiore ai 25 anni. Per garantire l’alternanza, un Reggente non può ricoprire il medesimo incarico consecutivamente, ma devono passare almeno tre anni dalla sua ultima reggenza.
Ormai da tempo i Reggenti eletti sono esponenti dei partiti politici e sono dunque indicati dal parlamento in base alla loro appartenenza politica, sulla base di chi partecipa alla coalizione di governo. Giovanni Francesco Ugolini ha 57 anni ed è originario di Pont à Vendin in Francia. Era già stato Capitano Reggente nel 2002 ed ha ricoperto alcuni incarichi nelle commissioni esteri e finanze: è uno dei leader del Partito Democratico Cristiano sammarinese. Andrea Zafferani ha 28 anni, è laureato in economia e fa parte di Alleanza popolare, partito di ispirazione liberal-democratica e riformista.