La Lega lo scaricò, Gianfranco Miglio
La dedica della scuola di Adro è una bella riscoperta, si ironizza a Brescia
Sul caso della nuova scuola di Adro intitolata a Gianfranco Miglio e disseminata di simboli leghisti, oggi il Giornale di Brescia pubblica un’interessante riflessione di Mario Braga, esponente locale di Alleanza per l’Italia
Oggi, primo giorno di Scuola a Adro, con curiosità e senza tanto interesse i bambini e i genitori hanno varcato la soglia del Polo scolastico calpestando il Sole delle Alpi. È dovunque, meno che sulla carta igienica. Un’iconografia del paese, a detta dell’estemporaneo sindaco. Lascio poi al commento di altri le considerazioni di troppi tifosi politici che velatamente condannano l’iniziativa al mattino, e decisamente richiamano gli errori della storia (ovviamente di sinistra) alla sera.
Devo confessare che la notizia non mi ha scandalizzato. Ho già visto quella scena in sede di Consiglio provinciale quando alcuni consiglieri, con fare cavalleresco esposero quel vessillo della Lega, nuova bandiera dei popoli padani. Le bandiere dei partiti sono importanti affinchè i propri elettori vi si riconoscano, ma perdono il loro significato se esposte in sedi improprie.
Francamente di fronte a queste iniziative si rimane un poco disarmati, si perdono quasi le parole.
Se la Statura di questi nuovi amministratori è questa, dobbiamo forse unirci a loro in coro e gridare «viva la Lega».
Ma, come sempre mi assalgono alcuni dubbi. E più che risposte mi avvolgono domande.
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