La mazzetta di Alitalia
I viaggiatori protestano perché a bordo si distribuiscono solo Libero, il Giornale e il Riformista
I viaggiatori che si muovono spesso con Alitalia hanno notato la cosa da mesi, con più o meno fastidio: sui voli nazionali da parecchio tempo gli unici quotidiani distribuiti a bordo sono Libero e il Giornale, e a volte il Riformista (pubblicato dallo stesso editore di Libero). La scelta ha suscitato irritazioni di due tipi: c’è chi si lamenta che ci siano solo i due maggiori quotidiani vicini al centrodestra al governo (come contraltare il Riformista è un po’ debole, in termini di lettori) e chi protesta che manchino tutti i maggiori quotidiani nazionali, rimpiazzati da giornali “minori”.
Il primo aspetto è stato ripreso dai media vicini all’opposizione: ne ha scritto l’Unità, e poi molti siti internet. Alitalia si giustifica sostenendo di non potersi permettere di comprare i giornali e di accettare quelli che offrono le copie gratuitamente (pratica che permette di conteggiarle nella diffusione dei suddetti quotidiani). Adesso – mentre annuncia che se ne occuperà anche il frequent flyer Beppe Severgnini sul Corriere della Sera – l’Espresso riporta che qualche timido progresso sta arrivando sulla tratta Milano-Roma, e con il Sole 24 Ore: timido, però (i numeri sembrano anche piuttosto spropositati).
L’azienda è corsa ai ripari: fino alle 11 del mattino chi viaggia sul Roma-Milano trova tutte le testate. Resta il problema delle altre tratte (…) L’unico a rispondere all’appello di Rocco Sabelli (ad di Alitalia, ndr) è stato il Sole 24 Ore: da metà settembre fornirà ben 30 mila copie gratuite, nella speranza di restare l’unico giornale a bordo. Invece dovrà convivere con un altro: o “Il Giornale” o “Libero” o “Il Riformista” (tutti presenti con 10 mila copie gratis a testa).