Obama conferma il tappeto
La Casa Bianca non cambierà il nuovo tappeto dello Studio Ovale con la frase attribuita a Martin Luther King
Il nuovo tappeto dello Studio Ovale della Casa Bianca va bene così com’è e non sarà cambiato. Lo ha confermato il portavoce di Barack Obama, Robert Gibbs, durante un incontro con i giornalisti. Il tappeto è stato collocato nello studio del presidente alla fine di agosto raccogliendo le critiche di alcuni storici per una frase impressa sul tessuto e attribuita a quanto pare erroneamente a Martin Luther King.
Il nuovo grande tappeto che ricopre il pavimento in legno dello Studio Ovale reca al centro una grande versione dell’emblema presidenziale, mentre lungo il bordo reca quattro citazioni di altrettanti personaggi di spicco nella storia degli Stati Uniti: Franklin D. Roosevelt, Abraham Lincoln, Theodore Roosevelt e Martin Luther King Jr. La frase attribuita al pastore protestante è una delle preferite di Barack Obama: «Il braccio dell’universo morale è lungo, ma tende verso la giustizia».
Questa frase fu effettivamente pronunciata da Martin Luther King in più circostanze e viene ricordata come uno dei passaggi più efficaci del discorso del 16 agosto 1967 alla Southern Christian Leadership Conference, l’organizzazione nata nel 1957 e alla base del movimento per i diritti civili. Il pastore, ricordano gli storici, stava però citando un altro importante protagonista nella storia americana, l’abolizionista Theodor Parker. Nato nella prima metà dell’Ottocento, Parker scrisse numerosi saggi sulla necessità di abolire la schiavitù e nel 1853 scrisse nel saggio “Sulla Giustizia e la Coscienza”: «Non ho la pretesa di comprendere l’universo morale, si tratta di un braccio molto lungo… E per quanto posso vedere sono sicuro che tende verso la giustizia».
I mezzi di comunicazione hanno contribuito a montare la polemica in un periodo delicato per gli Stati Uniti, nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni di metà mandato. Parlando alla stampa, Gibbs ha voluto chiudere la questione, ricordando che: «Non siamo stati noi a pensare che [Luther King] avesse pronunciato quella frase, ma molte persone lo hanno pensato – giustamente. Abbiamo imparato tutti qualcosa di nuovo e importante della storia. Ciò che King e ciò che Parker hanno detto non era esattamente la stessa cosa».
Il problema, in realtà, è meno grave di quanto sia stato presentato dai media – specialmente conservatori – e dagli oppositori dell’amministrazione Obama. L’errata attribuzione è avvenuta sul comunicato stampa della Casa Bianca, ma non interessa direttamente il tappeto e i nuovi arredi dello Studio Ovale. Le quattro frasi riportate sul bordo del tappeto non hanno l’indicazione di chi le ha pronunciate, in che anno e in quale circostanza.