Il Tg di Mentana e la fine del Tg
Antonio Sofi riflette sull'edizione "mononotizia" del telegiornale, ora che le notizie sono nell'aria
Antonio Sofi, esperto di cose di internet e di comunicazione, ha pubblicato sul suo blog una riflessione sull’innovativa edizione del Tg della 7 di l’altroieri, quella che Enrico Mentana ha dedicato unicamente al discorso di Fini a Mirabello.
“Terremoto tg: l’ingresso in campo di un nuovo concorrente altamente competitivo, come il TgLa7 di Enrico Mentana, cambia gli equilibri nell’informazione tv“, così scrive Aldo Grasso oggi sul Corriere, facendo una media degli ascolti della prima settimana.
Nella sua prima settimana, la testata giornalistica Telecom ha raggiunto almeno cinque risultati. Il primo consiste nel dato puramente numerico di spettatori: un dato che è andato aumentando nel corso della settimana, con un picco (giovedì) di quasi 1.700.000 spettatori (8,38% di share), euna media di 1.500.000 spettatori (7,61% di share). Se si considera che nel settembre dell’anno scorso la media era ferma al 2,33%, si comprende la soddisfazione della rete.
Soddisfazione aumentata certamente oggi, a guardare i dati auditel del telegiornale di ieri: con il traino della diretta integrale del discorso di Gianfranco Fini da Mirabello, ha superato – “per la prima volta” ha detto lo stesso conduttore ringraziando all’inizio dell’edizione del giorno dopo – la doppia cifra (10%).
Il dato è significativo anche per un altro motivo. Mentana sta facendo un ottimo tg. Il Tg di ieri, invece, quello del record, era un non-Tg. Mentana infatti ha di fatto parlato solo di Fini e Mirabello – senza dare nessun’altra notizia. Tutto verticale sul discorso di Fini. Non avevo mai visto una cosa così. Ma i dati Auditel lo hanno premiato.
(continua a leggere sul blog di Antonio Sofi)