Il petrolio nelle spiagge di Goa
Tonnellate di petrolio sono state gettate in mare nelle acque a largo della costa occidentale indiana
Una nave ancora non identificata ha riversato tonnellate di petrolio nelle acque a largo della costa occidentale indiana contaminando alcune delle spiagge più famose di Goa, una delle maggiori località turistiche del paese. Il petrolio è stato progressivamente trasportato dalla corrente verso la costa e ora le spiagge sono ricoperte da un macchia di petrolio che in alcuni punti raggiunge quindici centimetri di spessore.
Ieri sono iniziati i lavori per cercare di ripulire le spiagge, ma altro petrolio sta ancora galleggiando nelle acque vicine e probabilmente presto raggiungerà a sua volta la costa. Le autorità indiane stanno cercando di rintracciare la nave che avrebbe deliberatamente gettato in mare dei residui di petrolio. L’Istituto Nazionale di Oceonografia indiano ha spiegato che da quelle parti è molto frequente che le navi sciacquino in mare i loro contenitori di petrolio, ma che uno smaltimento di queste proporzioni non era mai avvenuto.
«Il petrolio si mescola all’acqua e forma un’emulsione che assomiglia a un budino di cioccolato. Il vento e le onde poi trasportano e frammentano queste macchie in pezzi più piccoli, che poi arrivano sulla superficie delle coste», ha spiegato alla Associated Press S. R. Shetyye, capo dell’istituto «alcune possono avere un diametro anche di trenta centimetri, ma la maggior parte sono delle dimensioni di una moneta».
Le autorità di Goa sono preoccupate che la notizia possa danneggiare la stagione turistica che sta per iniziare. Ogni anno quasi due milioni e mezzo di turisti arrivano a Goa per passare le vacanze nelle sue spiagge, soprattutto nel periodo tra ottobre e marzo. Il direttore dell’ufficio del turismo dello stato di Goa, Swapnil Naik, ha detto che la stagione sarà comunque inaugurata come ogni anno tra poche settimane, anche se ha aggiunto che al momento non è possibile prevedere quando finiranno le operazioni di pulizia delle spiagge. Chi le ha visitate in questi giorni dice che è praticamente impossibile camminarci senza macchiarsi i piedi con il petrolio. L’agenzia incaricata di ripulirle fa quel che può cercando di spazzare via il petrolio con delle semplici scope.