Il prossimo presidente della Cina?
Secondo l'Atlantic è l'attuale vicepresidente Xi Jinping: la successione è prevista per il 2012
Damien Ma è un analista politico esperto di cose cinese che scrive tra l’altro per l’Atlantic Monthly, il mensile di attualità e politica americano con un sito web particolarmente ricco e vivace. Ieri Ma ha ricordato che nel giro di due anni dovrebbe essere nominato un nuovo presidente della Repubblica Popolare cinese: “il processo per sceglierlo è segreto e fumoso e alcuni lo paragonano alla scelta di un nuovo Papa, senza la fumata bianca”. Ma secondo il commento di Ma il potenziale successore di Hu Jintao comincia a definirsi già ora: per il sistema cinese è importante dare in anticipo credibilità e segnali interni a una successione, in modo che il consenso sia unanime quando arriva il momento.
Il prossimo presidente cinese dovrebbe quindi chiamarsi Xi Jinping, è l’attuale vicepresidente, e come scrive il South China Morning Post:
Il vicepresidente Xi Jinping dovrebbe essere promosso al più importante ruolo militare nel prossimo plenum del Partito Comunista, segnando un ulteriore progresso verso la successione alla leadership del paese
La promozione alla guida militare fu una tappa decisiva nel percorso dell’attuale presidente Hu Jintao, anche se le variabili in ballo rispetto alla nomina di Xi (si pronuncia “sci”) nel 2012 sono ancora molte (ci si aspettava una nomina di Xi già l’anno passato, ma poi saltò): ma il sintomo è importante.
Xi è l’erede di una famiglia con importanti ruoli militari che lo ha promosso a posizioni di responsabilità: suo padre è stato responsabile della propaganda del Partito Comunista, ma anche oggetto di purghe e punizioni. Si è laureato in legge nel 1979 ma ha compiuto studi in ambiti diversi, e oggi ha 57 anni ed è sposato in seconde nozze con una famosa cantante cinese, Peng Liyuan. Ha fatto carriere politica nella provincia costiera meridionale di Fujian e ne è diventato governatore, passando poi a quella di Zhejiamg e alla guida del Partito Comunista a Shanghai nel 2007. È diventato vicepresidente della Cina nel 2008, e negli ultimi mesi ha compiuto molti incontri e missioni con i leader internazionali.
Secondo Ma, Xi appartiene alla generazione che ha superato e accantonato gli orrori della “rivoluzione culturale” cinese, ma il suo pensiero politico è tuttora piuttosto misterioso. Raramente interviene in discorsi pubblici e si muove molto all’ombra del presidente Hu, come prevedono i meccanismi della carriera politica in Cina: se Xi vuole diventare “il secondo uomo più potente del mondo”, questa è la strada, per ora.