Un paese per vecchi
Negli Stati Uniti sono oltre 700 i centri di residenza over 55 in cui si invecchia tra campi da golf e barbecue
I paesi ricchi invecchiano e i ricchi pensionati si organizzano. Negli Stati Uniti sono oltre settecento le cosiddette retirement communities, i lussuosi centri di residenza rigorosamente over 55 in cui si invecchia tra campi da golf e barbecue, vere e proprie città. Sono sparsi un po’ per tutto il paese – soprattutto al sud, dove il clima è più mite – e si assomigliano tutti. Club, piscine, palestre, case color pastello, vialetti perennemente fioriti, pochissimi gradini. Kentucky, Louisiana, Mississippi, Texas e West Virginia hanno appena pubblicato la prima lista di certified retirement communities, perché il loro numero sta aumentando a dismisura ed è sempre più difficile capire quale scegliere.
Quella da cui è partito tutto si chiama Sun City, è in Arizona, e fu costruita negli anni sessanta dal magnate dell’edilizia Del Webb. Oggi Del Webb è il nome di un’azienda che possiede cinquanta retirement communities in venti stati americani. Il motto è sempre lo stesso: “Segui le tue passioni, scopri nuovi interessi, crea solide amicizie con persone simili a te”. C’è solo una cosa per cui si può finire nei guai a Sun City: i bambini. Rigorosamente vietati. Certo, possono venire a far visita ai nonni ma non possono restare più di 90 giorni all’anno. Ci sono addirittura due poliziotti in pensione che si occupano solo di questo: scovare i bambini che vivono “illegalmente” a Sun City e allontanarli. Il New York Times è andato a vedere come.
Mentre passa lentamente con la sua macchina tra case e palme, Mr. Szentmiklosi guarda attentamente le strade private e i giardini in cerca di qualsiasi segno che possa indicare la presenza di giovani. Un pallone, una ciabatta, qualsiasi minimo indizio. Ma è solo quando bussa alla porta di una casa, vestito con pantaloncini, sandali e maglietta, che inizia davvero il suo lavoro di detective. Dice al proprietario sospettato che un vicino si è lamentato e inizia a fargli gentilmente alcune domande mentre si guarda intorno. Il suo lavoro è aiutato da un fatto molto semplice: i bambini sono difficili da nascondere. Lasciano tracce e fanno suoni inequivocabili. I neonati piangono, i bambini strillano, i teenager ascoltano un tipo di musica che non si sente molto spesso a Sun City.
All’ultimo censimento effettuato nel 2000, su un totale di circa 38 mila abitanti il 79.8% aveva più di 65 anni. Ma il numero di violazioni a Sun City è cresciuto molto ultimamente: nel 2007 sono stati trovati 33 bambini, 121 nel 2008, 331 nel 2009. E secondo Mr. Szentmiklosi quest’anno saranno ancora di più perché la crisi economica sta notevolmente aggravando il problema, costringendo molte famiglie a trasferirsi nella casa dei genitori per risparmiare. Il Fair Housing Act del 1968 e lo Housing for Older Persons Act del 1995 riconoscono le retirement communities, i singoli Stati poi stabiliscono i parametri che ciascun centro deve rispettare per poter mantenere questo status. Questi sono quelli di Sun City:
I bambini sotto i 19 anni possono venire in visita per un massimo di 90 giorni all’anno per ogni singola abitazione, ma non possono vivere a Sun City. Tutti i residenti devono poter dimostrare che i limiti di età sono rispettati. I bambini che vengono in visita non possono fare rumore. I bambini tra i 4 e i 16 anni possono usare la piscina solo in certe ore. Correre, giocare rumorosamente e tuffarsi in piscina non è consentito. I bambini tra i 4 e i 7 anni possono fare il bagno solo se un adulto è in acqua con loro. I bambini dai 16 anni in poi possono usare la piscina durante l’orario previsto ma devono essere accompagnati da un adulto. I bambini sotto gli 8 anni non possono giocare a golf, né giocare negli altri spazi ricreativi. I bambini tra gli 8 ei 12 anni possono giocare nei campi da golf principali solo dopo l’una del pomeriggio e solo se accompagnati da un adulto. I bambini sopra i 12 anni possono usare tutti i campi da golf e tutti gli spazi ricreativi se accompagnati da un adulto. I bambini sotto i 4 anni non possono giocare a bowling, né possono andare negli spazi in cui si gioca a bowling.
Per ogni unità abitativa ci possono essere anche persone più giovani a patto che ce ne sia almeno una sopra i 55 anni. Ma in nessun caso possono viverci bambini e adolescenti. Per questo i controlli sono così severi. In ballo c’è la sopravvivenza del concetto di retirement community, e di tutti i privilegi ad essa collegati. Primo fra tutti, quello di avere servizi di assistenza dedicati e di pagare meno tasse vista l’assenza di scuole e di altri servizi per bambini e teenager.
«Ci sono persone qui che non hanno mai avuto bambini, che non sono interessate a loro o che non amano particolarmente averli intorno», spiega Jan Ek, capo del centro ricreativo di Sun City: otto campi da golf, due bowling e altri centri d’intrattenimento. Al museo di Sun City, Bill Pearson, 62 anni, ci mostra il video che veniva usato per pubblicizzare il centro negli anni sessanta. La voce narrante a un certo punto dice una cosa che gli abitanti qui continuano a ripetere: «Certo che li amiamo e che ci piace quando ci vengono a trovare, ma crediamo di meritarci un po’ di riposo dopo aver cresciuto i nostri».
Il mese scorso gli abitanti di Sun City hanno protestato ferocemente contro la possibilità di aprire una charter school – un tipo di scuola pubblica che può essere aperta e finanziata direttamente dai cittadini e che non deve sottostare ai regolamenti statali delle altre scuole pubbliche – all’interno del centro residenziale. Dicevano di essere terrorizzati dall’idea di vedere bambini e ragazzi che imperversavano per le strade. E probabilmente dalla paura di fare la fine di Youngtown: una ex retirement community che si estende sull’altro lato della strada principale che attraversa Sun City e che nel 1998 ha perso il suo status perché la sua popolazione era diventata troppo giovane.