Il caso Sarrazin
La tesi centrale del suo libro è che l'immigrazione musulmana stia rovinando la Germania
Prima ha pubblicato un libro in cui dice che l’immigrazione musulmana sta rovinando la Germania, poi ha detto che gli ebrei condividono tutti uno stesso gene che li differenzia dagli altri. Thilo Sarrazin, membro del direttorio della Bundesbank ed ex ministro della città stato di Berlino, ha scatenato moltissime polemiche in Germania negli ultimi giorni da quando la stampa tedesca ha iniziato a parlare delle tesi sostenute nel suo libro Deutschland schafft sich ab, “La Germania si distrugge da sola”. E ora anche Angela Merkel chiede le sue dimissioni. «Le affermazioni di Sarrazin sono inaccettabili» ha detto la Merkel intervistata domenica sera in un programma televisivo tedesco «condannano interi gruppi della nostra società e rendono la discussione su questi temi ancora più difficile».
Nel suo libro Sarrazin sostiene che gli immigrati musulmani presto supereranno in numero “la popolazione autoctona” perché fanno più figli. E scrive che dal momento che gli immigrati finora non hanno dato prova di essere particolarmente bravi a scuola, la Germania sarà condannata anche a diventare un paese meno intelligente. Dice anche che i musulmani non sono interessati all’integrazione, e insinua che preferiscano lavorare illegalmente piuttosto che pagare le tasse. Nei giorni scorsi i giornali tedeschi hanno dato ampio risalto ad alcune delle affermazioni più forti contenute nel suo libro:
Non voglio che i miei nipoti e pronipoti vivano in un paese in gran parte musulmano, in cui si parla prevalentemente turco e arabo, dove le donne portano il velo e il ritmo della giornata è scandito dai muezzin. Se voglio questo, posso prenotare una vacanza in Oriente.
Ci preoccupiamo del clima del mondo tra 100 o 500 anni. Perché dovremmo essere interessati al clima tra 500 anni, quando il programma tedesco per l’immigrazione sta lavorando per l’estinzione dei tedeschi?
Parlare con gli immigrati turchi di terza generazione non vuol dire parlare davvero il tedesco, c’è una ostilità verso l’integrazione ben precisa. Ma perché, ci si chiede, si osservano queste difficoltà mentre in quasi tutti gli altri gruppi di immigrati non c’è questo problema? Tutto ciò è stato trascurato per troppo tempo, l’invecchiamento e la diminuzione della popolazione tedesca vanno di pari passo con i cambiamenti qualitativi nella sua composizione. Il continuo aumento dei meno forti e dei meno intelligenti renderà meno forte il futuro della Germania. È inevitabile che la Germania sarà più piccola e più povera.
In un’intervista rilasciata al Welt am Sonntag lo scorso finesettimana, Sarrazin si è spinto ancora oltre sostenendo che «tutti gli ebrei condividono uno stesso gene che li rende diversi dalle altre persone». E così alle accuse di razzismo si sono aggiunte anche quelle di antisemitismo, con alcuni giornali che sono arrivati a paragonare le sue tesi a quelle del “Mein Kampf” di Hitler. Anche il ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg ha detto al settimanale Bild am Sonntag che Sarrazin dovrebbe essere rimosso dal suo incarico dalla Bunsesbank: «Qualsiasi provocazione ha un limite. Un limite che Sarrazin ha chiaramente superato con i suoi commenti confusi e inappropriati». Ma è soprattutto dalla SPD – il Partito Socialdemocratico Tedesco di cui Sarrazin è membro – che arrivano le critiche più feroci, insieme alla richiesta di lasciare immediatamente il partito.
Christian Gaebler, capo della sezione della SPD del quartiere berlinese di Charlottenburg – dove Sarrazin è iscritto – ha detto allo Spiegel che il limite è stato ampiamente superato, «quando è troppo è troppo: anche se non vorrà dare le dimissioni, inizieremo il processo di espulsione dal partito». Ralf Stegner, capo della SPD nello stato di Schleswig Holstein, lo ha definito un “bullo”. E Hannelore Kraft, il nuovo governatore dello stato della Nord Reno-Westfalia, ha detto che «quelli che si permettono generalizzazioni del livello di quelle sostenute da Sarazzin non appartengono alla SPD: se ne deve andare».
Sarrazin dal canto suo finora ha risposto alle accuse dicendo di non essere razzista e di volere rimanere nella SPD per tutta la vita. Le sue provocazioni del resto non sono una novità per la scena politica tedesca: lo scorso autunno in un’intervista al magazine Lettre International disse che gli immigrati musulmani producono costantemente “piccole bambine con il velo” e che la maggior parte dei turchi e degli arabi che vive a Berlino non ha nessuna funzione produttiva se non quella di vendere frutta e verdura. Sostenendo anche in quel caso che i musulmani stanno conquistando la Germania grazie a un tasso di natalità più elevato.