Scherza coi santi
Ma lascia stare Berlinguer: Emanuele Macaluso sgrida Stefania Craxi
La citazione dell’austerità berlingueriana da parte del ministro Tremonti sta avendo uno strascico di polemiche e precisazioni storiche. Le prime sono irrilevanti e parte del deprimente paesaggio politico italiano, le seconde sempre utili da ripetere e diffondere.
Ieri Stefania Craxi aveva scritto una lettera al Corriere della Sera per attaccare le parole di Tremonti e sostenere che quel discorso di Berlinguer sia stato un disperato colpo di coda di fronte alle difficoltà del PCI e alla sconfitta da parte dei socialisti di suo padre Bettino Craxi.
Oggi con una lettera più breve Emanuele Macaluso, già leader del PCI e direttore dell’Unità, risponde a Stefania Craxi con una lezione di storia recente.
Caro Direttore, ieri il «Corriere della Sera» ha pubblicato una lettera di Stefania Craxi critica nei confronti del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il quale aveva osato citare, nel suo intervento al Meeting di Rimini, una frase di Enrico Berlinguer tratta dal discorso del leader del Pci sull’austerità. Peccato mortale. La Craxi scrive che Berlinguer «messo ko da Craxi (Bettino) ha inventato l’austerità e il moralismo per nascondere l’isolamento in cui la sua fobia verso i Socialisti aveva condotto il Partito comunista». Ricordo agli smemorati che Berlinguer quel discorso lo pronunciò il 16 gennaio del 1977 e a quella data Craxi era segretario del Psi soltanto da sei mesi. Insomma non era cominciato il primo round e Berlinguer era già ko: quando il livore sposa l’ignoranza.