Il Montenegro, un paese per ricchi
La repubblica balcanica sta offrendo ponti d'oro agli investitori esteri, ma la corruzione continua a essere estesa
Il piccolo Stato balcanico sta cercando di attrarre capitali dall’estero offrendo la cittadinanza a chiunque investa abbastanza denaro nel Paese, racconta il New York Times (tradotto da Presseurop). Ma per ricostruirsi un’immagine è necessario debellare la corruzione e incentivare la trasparenza dei contratti sulle quali il resto d’Europa ha grandi perplessità.
“Meglio di St. Tropez!”, ha esclamato Milo Djukanovic, primo ministro del Montenegro, passeggiando tra gli yacht ormeggiati in questa baia circondata da montagne sulla sponda orientale del Mar Adriatico. Non è proprio così, ma se Djukanovic e il gruppo di uomini d’affari stranieri che lo sostiene riusciranno nei loro intenti, il porto di Tivat potrebbe diventare la nuova meta vacanziera per i ricchi stranieri e il perno dell’audace tentativo da parte del minuscolo stato di ripulire la propria immagine macchiata dalla corruzione, e ottenere l’accesso all’Unione Europea.
Nell’ambito di un piano che punta ad attirare investitori da ogni parte del globo, Djukanovic – già presidente dell’agenzia per la promozione degli investimenti in Montenegro – la settimana scorsa ha affermato che chiunque sia disposto a investire 500mila euro o più potrebbe ottenere la cittadinanza montenegrina.
“Il nostro non è un paese fatto per mediocri programmi di investimento: il Montenegro diventerà presto una delle mete più esclusive per il jet set di tutto il mondo”, ha dichiarato Djukanovic davanti a un pubblico di imprenditori e politici che con mogli e fidanzate sorseggiavano champagne a una cerimonia organizzata per il completamento della prima fase dei lavori del porto.