Germania vs Google
Il motore di ricerca le sta provando tutte per lanciare Street View nel paese, ma il governo vuole tutelare la privacy dei cittadini
Dopo mesi di polemiche e discussioni, tra poche settimane Google lancerà Street View anche in Germania. Il servizio, attivo in Italia già da un paio di anni, consente di avere una visione a livello del terreno delle strade segnate su Google Maps attraverso fotografie panoramiche. Da quando è stato lanciato, Street View ha raccolto molte critiche da parte delle istituzioni e delle associazioni a tutela della privacy, che accusano Google di violare la riservatezza degli utenti fotografando le loro abitazioni da inserire poi nel suo servizio per la consultazione delle mappe. Il sistema non è ancora attivo in Germania e il governo tedesco sta cercando in tutti i modi di trovare una soluzione per tutelare la privacy dei propri cittadini e, al tempo stesso, consentire alla società del motore di ricerca di introdurre Street View nel paese.
I responsabili di Google hanno confermato di voler lanciare il servizio in una ventina di città tedesche entro la fine dell’anno. Il piano non è stato accolto positivamente da Berlino, spiega lo Spiegel, dove la camera alta del parlamento ha prontamente compilato una proposta di legge per fermare il motore di ricerca. Il disegno di legge è stato però respinto dal governo, che non vuole – e non può – colpire una singola società impedendole di attivare un servizio come Street View. L’esecutivo tedesco vuole invece un testo di più ampio respiro e generale, utile per dare regole chiare a tutte le società che offrono servizi online con informazioni geografiche.
Il ministro dell’interno Thomas de Maizière ha organizzato per il prossimo 20 settembre un incontro con gli operatori del settore e le associazioni che tutelano la privacy per trovare una soluzione. Google intanto non sta a guardare, perché ogni giorno in più fuori dalla Germania costituisce un mancato guadagno: Street View è un servizio che attira molti utenti e dunque fa aumentare i ricavi della società grazie agli annunci pubblicitari inseriti nelle mappe. Il motore di ricerca ha dato otto settimane di tempo ai tedeschi per indicare se vogliono che le loro abitazioni siano mascherate su Street View per tutelare ulteriormente la loro privacy. La società ha scelto questa strada, non richiesta dalle attuali leggi, come ulteriore cautela per ammorbidire il confronto con le autorità tedesche e cercare di superare l’attuale fase di stallo.
La vicenda Google si innesta nel difficile quadro politico per il governo di Angela Merkel, indebolito dalle difficili scelte sul fronte dell’economia poco gradite dai cittadini tedeschi. Renate Künast, uno dei principali leader dei Verdi all’opposizione, ha accusato il governo di aver dormito a lungo su un problema noto da tempo. Le auto di Google hanno iniziato a fotografare le strade della Germania circa un paio di anni fa ed era quindi evidente che le preoccupazioni sulla privacy sarebbero emerse contestualmente all’annuncio del lancio del servizio.
Opposizione e parte della coalizione che sostiene il governo chiedono di procedere in tempi brevi verso la creazione di una nuova legge che stabilisca regole e limiti per il trattamento dei dati personali online dei cittadini tedeschi. Come scrivono sul giornale di centrosinistra Süddeutsche Zeitung, al momento gli utenti che non vogliono che la loro casa sia mostrata su Street View non hanno alcun appiglio legale per far valere la loro volontà. È tutto affidato alla discrezionalità di Google, e secondo i detrattori le garanzie promesse dalla società non sarebbero affatto sufficienti.
Il Financial Times Deutschland è invece di avviso contrario e teme che una nuova legislazione potrebbe ridefinire l’attuale concetto di privacy con conseguenze sociali anche gravi:
«Le persone hanno il diritto all’anonimato, specialmente nelle loro case. Tuttavia, una casa non è una persona. Nessun residente può impedire a qualcuno di guardare la facciata della sua casa se si trova in una strada pubblica. Le strade appartengono a tutti, e questo vale anche per Google. Se questo nuovo modo di intendere la privacy dovesse diventare legge allora le strade e i marciapiedi dovrebbero essere dichiarati a loro volta proprietà privata. La sfera pubblica potrebbe così scomparire.»
Street View sta causando problemi a Google anche in Spagna e Corea del Sud. In entrambi i paesi le autorità hanno deciso di avviare alcune indagini per verificare se la società abbia o meno violato la privacy degli utenti raccogliendo informazioni durante la mappatura delle strade.