Il Giornale e Fini continuano a darsele

Resoconto della giornata: un altro testimone che dice di aver visto Fini a Montecarlo, un'altra smentita

© Marco Merlini / LaPresse
17-03-2010 Roma
Politica
Sala della Fondazione Memmo, presentazione del nuovo numero di Charta minuta '2011 un anniversario per ricominciare' sulle celebrazioni per la ricorrenza dell'Unita' d'Italia
Nella foto il presidente della Camera, Gianfranco Fini

© Marco Merlini / LaPresse
Rome, 03-17-2010
Politic
Memmo Foundation Hall, presentation of Charta minuta new issue '2011, an anniversary to start again' about celebrations for Italy unit
In the photo Chamber of Deputies President, Gianfranco Fini
© Marco Merlini / LaPresse 17-03-2010 Roma Politica Sala della Fondazione Memmo, presentazione del nuovo numero di Charta minuta '2011 un anniversario per ricominciare' sulle celebrazioni per la ricorrenza dell'Unita' d'Italia Nella foto il presidente della Camera, Gianfranco Fini © Marco Merlini / LaPresse Rome, 03-17-2010 Politic Memmo Foundation Hall, presentation of Charta minuta new issue '2011, an anniversary to start again' about celebrations for Italy unit In the photo Chamber of Deputies President, Gianfranco Fini

Ve l’abbiamo detto: da giorni la storia di Fini, il Giornale e la casa di Montecarlo è diventata un incontro di pugilato. La mattina il Giornale attacca, il pomeriggio Fini risponde, la baruffa continua fino a sera e il giorno dopo si ricomincia. Se siete tornati adesso dalle vacanze e volete approfittare per un ripasso, trovate qui un riassunto generale della storia e qualche puntata precedente.

Quello che è successo oggi riflette lo schema dei giorni passati. Stamattina il Giornale ha pubblicato un’intervista a un nuovo testimone, che dice di aver visto Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani nella casa di Montecarlo, dove invece il presidente della Camera dice di non essere mai stato. Il testimone in questione si chiama Giorgio Mereto e il Giornale lo descrive come un imprenditore genovese che vive da 25 anni a Montecarlo. Mereto dice di aver visto, un giorno a cavallo delle feste natalizie dello scorso anno.

«Ricordo però bene l’episodio perché quel giorno, da un momento all’altro, si era scatenata una gran confusione fuori dal palazzo, in strada, e subito dopo fin dentro, nell’androne e sulle scale, con un notevole spiegamento della polizia monegasca a sirene accese. Lo accompagnava [Fini, ndr] quella bella signora bionda, con i capelli mossi, che si vede sui giornali [Elisabetta Tulliani, ndr]. Io, come altri coinquilini, gli ho anche fatto un cenno di saluto, ma non gli ho parlato»

L’ufficio stampa del presidente della Camera ovviamente si è fatto sentire, parlando ancora di “violenta campagna diffamatoria” e soprattutto mettendo in discussione la veridicità della testimonianza proposta dal Giornale. Se è vero che l’ingegner Mereto si sarebbe accorto del gran dispiegamento di forze da parte della polizia monegasca, basterebbe fare dei controlli per rendersi conto che Fini quel giorno non si trovava a Montecarlo.

«Ebbene, un semplice accertamento presso le autorità monegasche e italiane che registrano i movimenti delle scorte sarebbe sufficiente a dimostrare che la trasferta a Montecarlo del presidente Fini è frutto unicamente della fervida fantasia del signor Mereto. Dal momento che verificare la falsità di certe dichiarazioni è così facile anche per chi non è un giornalista, c’è da chiedersi per quale ragione chi ha il dovere di riscontrare la veridicità di una notizia prima di pubblicarla trascuri sistematicamente di farlo. Viene quasi il dubbio che vi sia, a monte, la volontà di immettere nel circuito mediatico illazioni, sospetti e accuse anche quando si ha la consapevolezza che basterebbe un controllo di routine a dimostrarne l’infondatezza»

La nota si conclude ammonendo che non arriveranno altre smentite da parte di Fini, nei prossimi giorni, perché il presidente della Camera ha intenzione ormai di fornire “una puntuale e dettagliata ricostruzione dei fatti” in tribunale, sfidando Feltri a dare lì tutte le spiegazioni del caso. In attesa che arrivi quel momento, Feltri ha risposto a Fini direttamente sulle pagine del Giornale: parlando però solo genericamente di scorte, e senza far riferimento alla polizia monegasca menzionata dalla testimonianza dell’ingegner Mereto.

«Le accuse di Fini al Giornale di non aver controllato sono totalmente infondate. La testimonianza non è di un Pinco Pallino qualunque ma dell’ingegner Giorgio Mereto, residente a Montecarlo da 25 anni e titolare della Mgm Marine Gasoil, società di trading petrolifero. Non c’è motivo di sospettare che l’ingegnere non abbia detto la verità, visto che si è esposto con tanto di nome e cognome. Quanto alle scorte, con le quali abbiamo una certa dimestichezza, tutti sanno che non è obbligatorio per nessuno usarle»

update. In serata è arrivata la smentita dell’ingegner Mereto, che ha accusato il Giornale di aver completamente travisato le cose che ha detto.

“Quanto riportato dal giornalista ed in particolare le dichiarazioni attribuitemi in virgolettato non corrispondono a quanto da me dichiarato alla presenza di testimoni. Ho dato mandato ai legali di fiducia di intraprendere ogni azione a tutela della mia immagine. L’unica cosa una volta degli inquilini dello stabile sono venuti a suonare il citofono euforicamente, dicendo che c’era Fini sulle scale; anch’io sono uscito a vedere, ho visto parecchia gente che guardava da tutte le parti, donne e uomini, di cui mi ricordo una bella donna bionda, magari c’era anche Fini; ho richiuso la porta e sono tornato al mio lavoro. Penso fosse Natale. Tornando dalla pausa pranzo, entrando nell’atrio c’erano dei poliziotti monegaschi che mi hanno chiesto cosa facevo ed io ho risposto che andavo a lavorare; in quel mentre uscivano delle persone dall’appartamento di cui si parla; ho visto una ragazza giovane con i capelli lunghi e biondi, decisamente più giovane [di Elisabetta Tulliani, ndr] e non aveva i capelli mossi come dalle fotografie da voi stampate”.