Cosa ci fanno le Tigri Tamil in Canada
Una nave con a bordo più di 500 persone di etnia Tamil è arrivata in Canada, ma ci sono sospetti che molti dei passeggeri abbiano legami con i guerriglieri sconfitti in Sri Lanka l'anno scorso
di Giovanni Fontana
Qualche giorno fa una nave con a bordo più di cinquecento persone, inizialmente credute di meno, era stata intercettata dalla marina canadese che aveva subito parlato della possibile presenza di terroristi membri delle Tigri Tamil a bordo. Le autorità canadesi hanno spiegato che ciascun passeggero avrebbe potuto pagare 48 mila dollari per essere imbarcato sul cargo battente bandiera tailandese, e che è probabile che siano stati i guerriglieri a organizzare questo viaggio e fornire il denaro ai migranti.
Il ministro della salute canadese Vic Toews ha detto che ogni transazione economica sarà passata al setaccio per accertare se e quante persone abbiano legami con i guerriglieri, mentre il portavoce dei Tamil in Canada ha smentito qualunque addebito, aggiungendo che l’unico legame con le Tigri Tamil è quello tirato in ballo dal governo cingalese per giustificare le atrocità commesse in Sri Lanka.
Per trent’anni in Sri Lanka si è consumata una sanguinosa guerra civile fra il governo centrale – facente riferimento alla maggioranza etnica cingalese – e le Tigri Tamil, organizzazione secessionista espressione di parte della minoranza etnica Tamil, che rivendicava l’indipendenza delle aree settentrionali e orientali dello Sri Lanka, dove i Tamil sono in maggioranza.
Il conflitto è terminato nel 2009, quando l’esercito dello Sri Lanka ha lanciato una potente offensiva militare che ha smantellato la rete para-statale che le Tigri Tamil avevano costruito negli anni. Il 17 maggio dello scorso anno gli indipendentisti, accerchiati dall’esercito, hanno dichiarato la propria resa incondizionata, e il giorno successivo il loro capo e fondatore è stato ucciso in quella che i Tamil hanno definito un’imboscata e il governo un tentativo di fuga.
L’organizzazione delle Tigri Tamil è stata riconosciuta come terroristica da 51 Paesi, fra cui Stati Uniti e Unione Europea, e per le loro rivendicazioni hanno utilizzato strategie di lotta armata indiscutibilmente mirate a civili inermi – è il caso di numerosi attentati suicidi, e delle persecuzioni dei non Tamil. Tuttavia, molte ONG e Stati stranieri hanno espresso perplessità sui metodi violenti di repressione adottati dal governo cingalese, e tuttora sono presenti critiche al trattamento che viene riservato alla minoranza etnica Tamil, anche quando non abbia alcun legame con i guerriglieri.
Le ragioni del conflitto non erano soltanto etniche ma anche religiose e ideologiche: la maggioranza dei cingalesi sono buddisti, mentre i Tamil sono – per larga parte – induisti. Le Tigri Tamil, in particolare, declinano la propria religione in una forte commistione con il socialismo rivoluzionario che ne motiva le azioni. Sono inoltre forti i legami con il Tamil Nadu, la regione sud-orientale dell’India, con cui i Tamil condividono lingua e gruppo etnico.
Dal giorno della sconfitta dei guerriglieri Tamil si è spesso parlato di possibili infiltrazioni terroristiche fra i richiedenti asilo fuggiti in diverse aree del mondo. Il Canada è uno dei luoghi in cui si è più volte discusso del rischio, vista la fortissima comunità Tamil – quasi mezzo milione di persone a oggi – che ha iniziato a emigrare in Canada dagli anni ’80.