Bossi su Verdini: “Democristiano di merda”
Sono giorni particolarmente movimentati per Umberto Bossi, che a quanto pare è circondato da giornalisti a ogni ora del giorno e della notte (sabato si parlava di una festa durata fino alle 4, col leader della Lega che raccontava aneddoti su aneddoti) e non gli fa mancare materiale per riempire le pagine della cronaca politica agostana. Oggi tocca al giudizio tranchant su Denis Verdini, raccontato sia da Repubblica che dal Corriere.
«Il Verdini?». Un po’ bofonchia, un po’ gigioneggia Umberto Bossi, quando, al ritorno dal comizio di Ferragosto, gli chiedono del coordinatore del Pdl accusato da Bankitalia di «gravi irregolarità» nella conduzione dell’istituto di Credito Cooperativo Fiorentino e sospettato di conflitto di interessi da 60 milioni di euro. «Chi è? Ma che ne so io. Non lo conosco abbastanza bene» dice, alzando le spalle. «Vedo che è abbastanza astuto quando ci sono le trattative. Non è facile metterlo nel sacco. E’ uno che ha fatto strada. Ha banche tutte sue», concede. Poi, tira giù una definizione sanguigna: «Insomma: un democristiano di m… ». Quindi alza gli occhi, e quasi ad accorgersi improvvisamente della presenza dei giornalisti aggiunge: «Non lo conosco. Non so un c… ». E’ il suo modo.