Israele abbatte il muro tra Gilo e Beit Jalla
Fu costruito nel 2002 per proteggere un quartiere ebraico durante la Seconda intifada, ora non serve più
Lunedì mattina a Gerusalemme cominceranno i lavori per la rimozione di uno dei più visibili simboli del conflitto tra israeliani e palestinesi: un muro alto due metri che separa il quartiere ebraico di Gilo da quello arabo di Beit Jalla. L’esercito rimuoverà il muro in ossequio a quanto richiesto dalla giunta comunale di Gerusalemme, dopo avere appurato che non è più necessario tenere in piedi il muro, che era stato costruito per proteggere i residenti di Gilo dai cecchini del quartiere arabo.
Gilo si trova al di là della Green Line, il confine tracciato dopo la guerra del 1948, ma Israele lo considera parte di Gerusalemme: durante la Seconda intifada il quartiere fu spesso colpito da cecchini e colpi di mitragliatore e per questa ragione nel 2002 il quartiere fu isolato dal resto della Cisgiordania con la costruzione del muro. “Il muro fu costruito come uno scudo difensivo, adesso non serve più”, ha detto ad Haaretz l’ingegnere militare che si occuperà della demolizione. La demolizione non soddisfa però i residenti, che pensano che l’esercito li stia esponendo a dei rischi. “Il muro ci da una sensazione di sicurezza”, ha detto una residente. “Non mi sento intrappolata: mi sento sicura”.
Non bisogna confondere il muro che separa Gilo e Beit Jalla dal più imponente e famoso muro che separa la Cisgiordania dal territorio israeliano: una controversa barriera messa in piedi nel 2003 e lunga 700 chilometri, costruita allo scopo di impedire fisicamente le intrusioni dei terroristi palestinesi nel territorio israeliano.