Un’offerta per il Papa
La Chiesa britannica non ha raccolto abbastanza fondi per la visita di Ratzinger
A poco più di un mese dalla visita di Joseph Ratzinger in Gran Bretagna, la Chiesa Cattolica britannica sta faticando a raccogliere la cifra necessaria a pagare i costi della visita pastorale e dell’imponente struttura che dovrà gestire le iniziative, gli incontri e gli spostamenti del Papa.
Al contrario di quanto spesso accade in altri paesi, infatti, per non parlare dell’Italia, in Gran Bretagna le autorità pubbliche a tutti i livelli non coprono nemmeno parte delle spese necessarie alla visita, che devono quindi essere pagate interamente dalla Chiesa Cattolica. Stando a quanto racconta l’Independent, in questo momento mancherebbero circa due milioni e mezzo di sterline, poco più di tre milioni di euro. Fino a questo momento la Chiesa cattolica in Inghilterra, Galles e Scozia ha raccolto circa cinque milioni di sterline, la maggior parte di questi provenienti da un nucleo ristretto di donatori, sia singoli cittadini che aziende. Solo un milione di sterline è stato raccolto con le offerte dei fedeli raccolte durante le celebrazioni.
La difficoltà della Chiesa di ricevere donazioni da parte dei suoi stessi fedeli riflette i timori crescenti da parte delle gerarchie vaticane in vista della visita del Papa. Molti infatti temono ingenerosi paragoni tra l’isteria collettiva dei due milioni persone – cattolici e non – che accolsero Karol Wojtyla nel 1982 e la ben più magra attenzione che sta generando la visita di Joseph Ratzinger del prossimo 16 settembre. Le ragioni di questo cambio di prospettiva, spiega l’Independent, non sono così misteriose.
Benedetto XVI troverà un paese molto diverso da quello che accolse Giovanni Paolo II. Wojytla era un uomo di grande carisma, che si era guadagnato rispetto in Occidente per la sua lotta contro il comunismo sovietico. Era sopravvissuto a un attentato e aveva dedicato i primi anni del suo papato ad avvicinarsi alle persone di altre fedi religiose. Benedetto XVI non è Giovanni Paolo II. Intellettuale e teologo profondo, l’attuale papa sta avendo grandi difficoltà a conquistare i non cattolici, in parte a causa della scarsa capacità sua e dei suoi collaboratori di comunicare efficacemente.
L’Independent elenca quindi le decisioni e le parole più controverse del Vaticano dall’inizio di questo papato, dai complicati rapporti con le comunità ebraiche e musulmane alla crisi sugli abusi sessuali dei preti sui minori e le responsabilità del clero. Per queste ragioni in Gran Bretagna il Papa non si limiterà a trovare un accoglienza freddina, bensì anche un nutrito gruppo di contestatori – si chiamano Protest the Pope – che ha programmato una serie di manifestazioni pubbliche durante la visita di Joseph Ratzinger. Per non parlare di chi cercherà di farlo arrestare per crimini contro l’umanità.
Fino a questo momento, la soluzione trovata dalla Chiesa cattolica al problema del finanziamento della visita è stata molto poco ortodossa. Per la prima volta nella storia delle visite papali, infatti, ai pellegrini che vorranno assistere agli eventi con il Papa sarà chiesto di comprare un biglietto. Il cosiddetto “pass del pellegrino” costerà dai cinque alle venticinque sterline, secondo l’importanza dell’evento. Solo che anche le vendite dei biglietti finora non stanno funzionando, e molti pellegrini temono di essere costretti a fare lunghe file prima di poter assistere alle celebrazioni officiate dal Papa. In ogni caso, la Chiesa si è premunita per tempo contro l’eventualità di portare il Papa in luoghi o chiese mezze vuote. I luoghi scelti per gli eventi hanno tutti dimensioni piuttosto ridotte, niente a che vedere con i giganteschi eventi del 1982.
“In tutto, speriamo di portare qui più o meno 250 mila pellegrini, un quarto di quelli che ogni settimana vanno a messa in Gran Bretagna”, ha detto uno degli organizzatori. “Quando il Papa ha visitato l’Australia, nel 2008, c’era la stessa mancanza d’entusiasmo da parte della stampa e dell’opinione pubblica”, ha detto una fedele. “Ma quando è atterrato, tutti sono diventati pazzi per lui. Penso che in Gran Bretagna succederà qualcosa di simile”