Oracle fa causa a Google
L'accusa è di avere consapevolmente violato i diritti della tecnologia Java per lo sviluppo di Android
Oracle ha fatto causa a Google per violazione dei brevetti e del copyright. In un comunicato stampa diffuso ieri, Oracle accusa Google di avere consapevolmente violato i diritti della tecnologia Java per lo sviluppo di Android, il sistema operativo per dispositivi mobili derivato in parte da Linux che permette di interagire al meglio con tutti i servizi offerti da Google (Gmail, Google Maps, Google Talk, Youtube, Picasa).
Oracle ha spiegato che considera Java una delle più importanti tecnologie ottenute dall’acquisizione della Sun Microsystem avvenuta l’anno scorso. E che Android impiega alcune applicazioni che usano i protocolli Java, un linguaggio di programmazione creato proprio dalla Sun, oggi proprietà di Oracle. Per questo chiede un risarcimento per il suo involontario contributo al successo del prodotto di Google (qui il fascicolo completo della denuncia). Oracle sostiene che Google sapeva dei brevetti di sua proprietà su Java, dal momento che aveva assunto alcuni ingegneri che fino a pochi anni fa lavoravano per la Sun Microsystem.
Oltre a una richiesta di risarcimento economico, Oracle ha chiesto che tutte le copie del codice Java in possesso di Google vengano distrutte o comunque tolte all’azienda. Oltre a violazione di brevetto, l’accusa è anche di violazione dei diritti di proprietà intellettuale: il codice di Java è infatti protetto dal diritto di copyright e Oracle sostiene che Google lo ha usato deliberatamente senza averne l’autorizzazione. Google non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale. Ogni giorno vengono venduti circa 200 mila telefoni dotati di tecnologia Android.