Respinte le dimissioni di due vescovi irlandesi
I due vescovi erano accusati di avere coperto gli abusi in Irlanda
L’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin ha comunicato che il Vaticano ha respinto le dimissioni dei due vescovi ausiliari Eamonn Walsh e Ray Field Dublin, accusati di avere coperto gli abusi di pedofilia compiuti nelle istituzioni cattoliche in Irlanda negli anni novanta. La decisione del Vaticano segna un duro colpo per l’arcivescovo Martin, che è impegnato per fare piena luce sullo scandalo sui preti pedofili che travolse la Chiesa irlandese nel 2009, con la pubblicazione del rapporto Ryan.
Il rapporto era stato pubblicato nel maggio del 2009 dopo una lunga inchiesta condotta da una commissione governativa irlandese sugli abusi compiuti da rappresentanti della Chiesa Cattolica a partire dal 1936. E raccontava gli orrori e le sevizie a cui erano sottoposti i bambini negli istituti gestiti e controllati da ordini religiosi: maltrattamenti, violenze sessuali, abusi sistematici, e un costante clima di terrore. Le testimonianze raccolte nelle 3.500 pagine pubblicate in 5 volumi descrivevano nei dettagli gli abusi subiti.
«Uno guardava mentre l’altro abusava sessualmente di me, poi si davano il cambio. Ogni volta che finiva mi picchiavano. Quando lo raccontai al mio sacerdote durante la confessione, disse che ero un bugiardo. Non ne parlai più»
«Dovevo andare nella sua stanza ogni volta che voleva. Dovevo andare lì e masturbarlo. Una volta non lo volli fare e allora un altro mi prese e mi tenne fermo per farmi picchiare. Mi picchiarono con una mazza e poi mi bruciarono le dita»
Un secondo rapporto – il cosiddetto rapporto Murphy, pubblicato sei mesi dopo – aveva poi ulteriormente chiarito il ruolo della Chiesa irlandese nella copertura degli abusi. Dai documenti emergeva che i vertici della Diocesi di Dublino erano preoccupati esclusivamente di evitare lo scandalo e le possibili richieste di risarcimento: dietro ogni sacerdote pedofilo c’era la figura di almeno un vescovo che sapeva. Tra questi, appunto, i due vescovi Walsh e Dublin. All’inizio entrambi respinsero le accuse, poi annunciarono le dimissioni la vigilia di Natale dello stesso anno. Ora potranno tornare a svolgere regolarmente le loro funzioni.