Il Picasso più grande del mondo
Il Picasso più grande al mondo sarà esposto al pubblico nel Victoria & Albert Museum di Londra
Il Picasso più grande al mondo sarà esposto al pubblico nel Victoria & Albert Museum di Londra a partire da settembre. La tela misura 10,4 per 11,7 metri ed è in realtà una copia del quadro “Deux Femme Courant Sur La Plage”, che Picasso dipinse nel 1922. Due anni dopo, l’impresario teatrale Serge Diaghilev gli chiese di poter usare il dipinto come sfondo durante l’ouverture dell’orchestra per uno degli spettacoli dei Balletti Russi, da lui stesso fondati. Picasso accettò e il quadro fu trasformato in sole 24 ore in un’enorme tela dall’artista Alexandre Shervashidze. Picasso giudicò il risultato così straordinario che decise subito di firmarlo e dedicarlo all’amico Diaghilev.
Questo tipo di tele veniva usato spesso durante l’ouverture degli spettacoli teatrali dell’epoca. Servivano a stabilire un primo contatto con il pubblico, che di solito restava estasiato di fronte alla vista di queste opere colossali: quando il sipario si alzava, l’enorme dipinto compariva mentre l’orchestra iniziava a suonare. Quello di Picasso – che rappresenta due donne che corrono tenendosi per mano su una spiaggia – fu usato per la prima volta nel 1924 durante l’ouverture dello spettacolo “Le Train Blue” dei Balletti Russi a Parigi. Dopo ogni spettacolo la tela veniva ripiegata fino all’uso successivo, e accumulava così i segni delle pieghe, tuttora visibili.
Dopo due stagioni fu messa da parte fino al 1939, quando per la prima volta fu esposta in una mostra a Parigi. Poi scomparve di nuovo fino al 1968, quando fu acquistata a un’asta per 69 mila sterline dal critico inglese Richard Buckle che decise di donarlo al Victoria & Albert Museum. Lo scopo allora era di trasformarla nel pezzo forte di un nuovo reparto dedicato alle arti figurative, ma il progetto non fu mai realizzato. Da allora la tela è stata riesumata solo durante qualche evento di beneficenza e gala. Dal 25 settembre sarà esposta nell’ambito di una mostra su Diaghilev e l’età d’oro del balletto russo dal 1909 al 1929.