Il fumo a Mosca
A causa dei numerosi incendi nel paese, l'inquinamento nella città è cinque volte oltre i livelli di guardia
È un venerdì difficile per gli abitanti di Mosca. La città è avvolta da ore da uno spesso strato di fumo proveniente dai numerosi incendi che da una settimana stanno bruciando campi e foreste, specialmente nella Russia occidentale, e mettendo in pericolo i raccolti. I livelli di inquinamento nella capitale del paese sono cinque volte sopra i livelli di guardia e la cappa di calore delle ultime settimane non abbandona la città.
Clima secco e alte temperature – non faceva così caldo da almeno un secolo – sono la principale causa degli incendi che stanno devastando il paese. Le autorità hanno invitato i moscoviti a rimanere a casa e non avventurarsi per le strade della città. L’aria si respira con difficoltà e il fumo ha anche raggiunto i tunnel sotterranei della metropolitana. Secondo le previsioni meteorologiche, la situazione dovrebbe migliorare nei primi giorni della prossima settimana.
Gli incendi hanno causato la morte di almeno 52 persone e hanno lasciato migliaia di persone senza una casa. Le dacie nelle zone rurali sono di legno e spesso mancano i mezzi per limitare le fiamme e scongiurare la distruzione di intere aree abitate. Il numero delle vittime potrebbe essere crescere: il tasso di mortalità nel mese di luglio è cresciuto del 30% a Mosca a causa del fumo e del caldo prolungato.
Per fronteggiare gli incendi le autorità hanno mobilitato 150mila persone, ma gli sforzi al momento non stanno dando grandi risultati. Nella sola zona di Mosca le aree colpite dagli incendi sono quasi raddoppiate in appena 24 ore: si parla ormai di 65,7 ettari.