Futuro e Libertà
Aiutateci a suggerire un nome al nuovo "partito?" dei dissidenti del PdL, prima che sia troppo tardi
15,12: Conferenza stampa finita dopo la lettura di un intervento scritto, senza domande: meno di cinque minuti. Frase più rilevante e minacciosa nelle analisi che verranno: “non esiteremo a contrastare scelte dell’esecutivo ritenute ingiuste o lesive dell’interesse generale”.
14,58: il commento in diretta della conferenza stampa su FriendFeed.
14,40: vabbè, possiamo dirlo. Abbiamo scongiurato la creazione di un mostro. Complimenti a tutti.
14,30: confermato anche da Generazione Italia.
14,15: la dizione completa potrebbe essere “Futuro e Libertà per l’Italia”
13,36: “Ancora non è stato deciso nulla. Si parla con insistenza anche di “Futuro e libertà come nome del nuovo gruppo parlamentare. Alla Camera siamo 34 deputati mentre al Senato dovremmo essere 10 o 11 perchè Augello ha forti perplessità ad aderire». Lo ha detto Fabio Granata ai giornalisti alla Camera.
13,29: si stanno facendo verifiche sull’utilizzabilità di Futuro e Libertà.
13,25: esiste un movimento Futuro e Libertà, piuttosto oscuro. Sarà un problema?
13,15: il nome scelto è Futuro e Libertà.
Aggiornamento delle 13,10: i giochi non sono ancora fatti, malgrado le voci che circolano su “Azione nazionale”.
Come avevamo anticipato stamattina, la questione del nome della nuova aggregazione – movimento? partito? gruppo? – intorno a Gianfranco Fini sta diventando preoccupante, nel suo piccolo. Nel suo piccolo, certo: ma è inutile ripetere ancora quanto la comunicazione politica sia importante anche nelle sue scelte formali, dopo decenni di saggi e trattati su questo tema. E al tempo stesso, come nelle peggiori previsioni, stanno circolando delle ipotesi di denominazione che attingono al patrimonio – rispettabile – più vecchio, pigro e svuotato dell’onomastica della destra. Si parlava persino di “Nazione e libertà”: e la spinta di modernità e rinnovamento della politica del centrodestra guadagnata dai finiani – meritata o no – perderebbe un’occasione se volessero battezzarsi come se si fossero appena scissi dall’MSI degli anni Settanta. Scrive l’Ansa:
Prima delle 15 il nome dei nuovi gruppi fininai dovrà essere deciso ma al momento – si apprende da fonti vicine alla presidenza della Camera – Gianfranco Fini non ha ancora scelto tra una rosa di diversi nomi. Sembrano scartati “Nazione e Libertà” e “Area nazionale”, subito è stato escluso “Pdl Italia” e non è stata neppure presa in considerazione “Generazione Italia”, perchè non tutti i parlamentari finiani sono vicini all’area organizzata da Italo Bocchino. Tra le ipotesi prese in considerazione anche “Azione Nazionale”. Il nome del nuovo gruppo alla Camera sarà annunciato nel pomeriggio nell’Aula di Montecitorio, mentre al Senato al momento non si è raggiunto il numero di 10 senatori necessario alla costituzione del gruppo a Palazzo Madama.
Insomma, diamogli una mano, il tempo stringe: è possibile inventarsi un nome per una nuova formazione di destra che rispetti i suoi valori e al tempo stesso rappresenti un progetto nuovo e moderno, che non suoni di restaurazione o non profumi dei fallimenti di molti partitelli nati negli scorsi decenni? Il Post raccoglierà i commenti e li girerà tempestivamente all’onorevole finiana Flavia Perina, direttore del Secolo e blogger del Post.