Una “sospensione” per i finiani?
Si parla di una specie di cartellino giallo
Il sito del Giornale riporta la soluzione “cartellino giallo” che dovrebbe emergere dall’atteso Ufficio di Presidenza del PdL delle 19 rispetto alle sorti di Gianfranco Fini e degli altri “dissidenti” dalla linea di maggioranza.
Sospensione, di tre-sei mesi, e non espulsione. Nei confronti dei finiani dovrebbe arrivare nell’ufficio di presidenza di questa sera un provvedimento simile, mentre i vertici di via dell’Umiltà stanno ancora lavorando al documento di “censura politica” nei confronti del presidente della Camera. Ma il testo è suscettibile di modifiche fino all’ultimo momento utile e probabilmente anche nel corso dell’ufficio di presidenza del Pdl. Politicamente rilevante sarebbe fra l’altro il passaggio contenuto nel testo del documento, riferiscono fonti del partito, in cui si rileva che Fini e alcuni dei suoi uomini non sono più “politicamente vicini al Pdl”. Alla stesura del testo sta lavorando lo stato maggiore del partito, ma in particolare il coordinatore Sandro Bondi, che negli ultimi mesi ha di frequente duramente polemizzato proprio con Fini. A Palazzo Grazioli è in corso un vertice con i coordinatori nazionali (Denis Verdini, Sandro Bondi e Ignazio La Russa). Con loro l’avvocato Ghedini a cui si sono aggiunti il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e il capogruppo dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri.