Il legittimo impedimento fino a dicembre
La Corte costituzionale si esprimerà a metà dicembre e per una nuova legge Alfano costituzionale potrebbe non esserci tempo
Per la versione bis del Lodo Alfano – annunciata dal governo in sostituzione della legge bocciata dalla Corte Costituzionale – potrebbe non esserci tempo a sufficienza. La Corte Costituzionale si esprimerà infatti sulla legittimità del legittimo impedimento il prossimo 14 dicembre e per quella data difficilmente la nuova legge costituzionale per l’immunità sarà approvata dai due rami del Parlamento. Il legittimo impedimento, il provvedimento che consente al Presidente del Consiglio di non presentarsi in aula ai propri processi nel caso di impegni istituzionali importanti, è una sorta di provvedimento “ponte” concepito per dare il tempo necessario alla maggioranza per approvare una nuova versione del Lodo Alfano.
La legge attualmente in vigore ha una durata di 18 mesi, è entrata in vigore lo scorso 7 aprile e scadrà nell’ottobre del 2011, ma salvo un pronunciamento contrario della Corte Costituzionale. Il prossimo 14 dicembre la Corte dovrà infatti esaminare l’eccezione di incostituzionalità formulata dai giudici del Tribunale di Milano che si occupano del processo sul caso David Mills, nel quale Silvio Berlusconi è imputato.
Secondo i magistrati milanesi, il legittimo impedimento è in contrasto con il terzo articolo della Costituzione, che prevede l’uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini e con l’articolo 138 che stabilisce le regole per l’approvazione delle leggi costituzionali. Se la Corte Costituzionale dovesse accogliere i rilievi sollevati dal Tribunale di Milano, Silvio Berlusconi non potrebbe più far ricorso al legittimo impedimento e dovrebbe dunque affrontare subito il processo, se non viene approvata in tempi rapidi una nuova versione del Lodo Alfano.
L’approvazione della versione costituzionale della discussa legge che dà l’immunità alle principali cariche dello Stato richiederà comunque del tempo e difficilmente potrà arrivare prima della sentenza di dicembre, spiega l’agenzia del gruppo Espresso:
In base a quanto previsto dall’articolo 138 della Costituzione, un disegno di legge costituzionale deve essere approvato da ogni ramo del Parlamento per due volte con un intervallo di almeno tre mesi e con la maggioranza assoluta dei componenti. Obiettivo questo difficilmente raggiungibile entro il prossimo dicembre, prima che la Consulta si pronunci. A meno che la Corte non rinvii l’udienza e nel frattempo la maggioranza di governo acceleri sul Lodo Alfano alle Camere.
I tempi sono molto stretti e di mezzo c’è anche la pausa estiva parlamentare, dunque almeno un mese di inattività delle due aule. Appare perciò improbabile che un eventuale bocciatura del legittimo impedimento arrivi a Legge Alfano bis già vigente.