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  • Martedì 27 luglio 2010

Wyclef Jean presidente di Haiti?

L'ex membro dei Fugees, sempre attivo per il suo paese, potrebbe candidarsi per le elezioni di novembre

Il cantante ed ex membro dei Fugees Wyclef Jean starebbe prendendo in considerazione l’idea di entrare in politica ad Haiti, suo paese natale, e di candidarsi alla presidenza. Nato nei sobborghi di Port-au-Prince, ad Haiti, si trasferì con la sua famiglia a Brooklyn da bambino. Da lì in avanti, dopo essere diventato un cantante di fama mondiale — nei Fugees con Lauryn Hill prima e come solista poi — ha sempre tenuto d’occhio quanto succedeva nel suo paese, e si è impegnato su temi sociali e politici.

Negli ultimi anni ha fondato la fondazione Yele Haiti — che ha raccolto milioni di dollari dopo il terremoto di gennaio — ed è diventato ambasciatore a disposizione nei Caraibi per il presidente Rene Preval, al quale Jean ha dato il suo voto alle elezioni del 2006. Suo zio Raymond Alcide Joseph è già ambasciatore negli Stati Uniti dal 2005, e dal terremoto in poi è diventato uno dei portavoce di spicco della nazione, impegnandosi insieme al nipote nelle richieste di aiuti internazionali.

Entro dieci giorni circa, il 7 agosto, dovranno venire consegnate le candidature alle prossime elezioni presidenziali di novembre e tra i nomi potrebbe esserci anche quello di Wyclef Jean, scrive Associated Press. Una comunicazione rilasciata dalla famiglia — firmata proprio “La Famiglia Jean” — ha fatto sapere che il cantante ci starebbe pensando.

“L’impegno di Wyclef per la terra in cui è nato e i suoi giovani è illimitato, e ne rimarrà uno dei più grandi sostenitori anche se non dovesse far parte del prossimo governo. Se e quando la decisione verrà presa, i media verranno avvertiti immediatamente.”

Nesi mesi scorsi Jean aveva già espresso la volontà di essere coinvolto nelle elezioni del 28 novembre, anche se non necessariamente da candidato.

«Ho intenzioni politiche? Al momento no. Ma quello che ho è un movimento — si chiama Faccia a Faccia, Face to Face. I giovani… li incoraggeremo a votare.»

Le elezioni ad Haiti potrebbero essere un passaggio molto difficile sia per i candidati che per la popolazione, e ci si aspettano grandi tensioni. Gli oppositori dell’attuale presidente Prevel, al suo ultimo mandato, hanno minacciato di bloccare le elezioni se non accetterà di rimpiazzare il consiglio elettorale di cui non si fidano. La situazione politica non è semplice, come ricorda Associated Press.

Haiti non ha un’economia funzionante da decenni ed è raro che i suoi presidenti completino la legislatura di cinque anni — di solito vengono rovesciati, assassinati, si autodichiarano “presidenti a vita” o una combinazione di queste tre cose.

La prima elezione democratica si svolse solo vent’anni fa e il presidente Jean-Bertrand Aristide venne comunque deposto con un colpo di stato militare, per essere poi riportato al potere con l’aiuto degli Stati Uniti. Dopo la successiva presidenza di Preval, al suo primo mandato, tornò al governo Aristide, che nel 2004 venne ancora una volta rovesciato da un gruppo di soldati ribelli e costretto alla fuga. Fu necessario un nuovo intervento degli Stati Uniti e alle elezioni del 2006 venne eletto per la seconda volta Preval. E questa situazione di instabilità non è forse nemmeno il peggiore dei problemi che Haiti sta fronteggiando: la ricostruzione del paese dopo il terremoto del 12 gennaio è ancora molto indietro, e chiunque verrà eletto dovrà trovare il modo di occuparsene. Per Jean finora è stata una priorità.
https://www.youtube.com/watch?v=hfsTdQh2Opo