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  • Sabato 24 luglio 2010

«Una guerra sacra di rappresaglia»

La Corea del Nord ha minacciato un attacco nucleare a Stati Uniti e Corea del Sud

È dall’affondamento del vascello sudcoreano lo scorso 26 marzo che la tensione tra le Coree continua a salire sempre di più. E ora le minacce vedono protagoniste anche gli Stati Uniti, che hanno deciso di entrare nella questione prendendo le parti della Corea del Sud e accusando Pyongyang di aver affondato la nave, forti delle conclusioni a cui è giunta un’inchiesta internazionale. La Corea del Nord ha sempre negato di aver lanciato il siluro che l’avrebbe affondata.

Gli Stati Uniti hanno annunciato mercoledì scorso nuove sanzioni contro la Corea del Nord, con l’intento di bloccare la proliferazione nucleare e l’importazione nel paese di beni di lusso. E, soprattutto, domani daranno il via ad esercitazioni militari insieme alla Corea del Sud, una mossa che ha scatenato le ire del regime di Jong-Il. L’organo di stampa vicino del governo, la KCNA, ha riportato le dichiarazioni battagliere della Commissione della Difesa Nazionale, che considera le esercitazioni una «manovra provocativa per soffocare con le armi la Repubblica Popolare Democratica della Corea.», scrive BBC News.

«L’esercito e la gente della Repubblica Popolare Democratica della Corea inizieranno una guerra sacra di rappresaglia basata su deterrenti nucleari appena sarà necessario per contrastare gli Stati Uniti imperialisti e i burattini della Corea del Sud che stanno deliberatamente portando la situazione sull’orlo di una guerra.»

Lapidario il commento della Casa Bianca, che ha dichiarato di non essere interessata a una «guerra di parole» con la Corea del Nord.

Il portavoce del Dipartimento di Stato PJ Crowley ha dichiarato che gli Stati Uniti vorrebbero «più azioni costruttive e meno parole provocative» da Pyongyang.

Le minacce della Corea del Nord vanno avanti ormai da mesi, e in molti continuano a pensare che si tratti semplicemente di un bluff. La Cina ha criticato le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud, spiegando che avrebbero aumentato le tensioni, mentre il Giappone ha inviato nella zona quattro osservatori militari, approvando almeno apparentemente le manovre.